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Un delizioso, spregevole genio

Creato il 28 maggio 2011 da Stukhtra

Michael Beard, non ti dimenticherò

di Marco Cagnotti

Un delizioso, spregevole genioI personaggi negativi sanno essere affascinanti. Ma quasi mai amabili. Ecco, Michael Beard, condensato di nequizia, rientra in quel “quasi”. Egoista, superficiale, arrogante, volgare, opportunista: non c’è difetto che non potrebbe rendercelo odioso. Eppure, mentre Beard riesce a essere detestabile per tutti coloro che lo circondano (eccezioni fatte per le donne che misteriosamente lo amano, almeno finché non cominciano a odiarlo pure loro), nel lettore di Solar (o, almeno, in questo particolare lettore) emergono tenerezza e comprensione, suscitate dallo sguardo impietoso ma sincero di McEwan sui pensieri e sulle sensazioni profondi del suo protagonista, squadernati così, senza censure né fronzoli, in tutto il loro squallore e la loro meschinità, umani e proprio per questo riconoscibili anche nel lettore. Chi non cova nel proprio intimo un minuscolo, schifoso ma adorabile Michael Beard scagli la prima pietra.

Però l’immedesimazione non si ferma al lato umano del protagonista. Se il lettore gode del privilegio di una formazione scientifica, riconosce in sé la reazione sinceramente, onestamente stupefatta di Beard in un dibattito di fronte a un pubblico pregiudizialmente postmodernista, prevenuto a priori nei confronti della scienza. Così come riconosce la presunzione (sgradevole ma fondata) della superiore difficoltà della cultura scientifica su quella umanistica, quando Beard si mette in mente di conquistare una studentessa di letteratura inglese sfruttando un’infarinatura di letture superficiali di opere e saggi critici:

…perché Beard sapeva che nessuno studente al terzo anno di Lettere, per quanto in gamba, sarebbe mai riuscito a confondersi tra i suoi colleghi laureandi di matematica e fisica, dopo una settimana di studio. Il traffico era a senso unico. Quella settimana passata su Milton gli fece sospettare la possibilità di un bluff colossale. Leggere era una sfacchinata, ma non si era imbattuto in nulla che potesse anche solo lontanamente costituire una sfida alla sua intelligenza, nulla che avesse il livello di quotidiana difficoltà del suo corso di studi.

Michael Beard, Nobel per la fisica in gioventù ridottosi a lardoso puttaniere e ladro di idee altrui alla vigilia della pensione, rimarrà fra i personaggi che ho amato di più.

I. McEwan, Solar, Einaudi

Piace: Michael Beard, la qualità della scrittura, alcune scene di straordinario umorismo.

Non piace: Alcune divagazioni un po’ gratuite.

Voto: 8/10


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