Un dimostrativo protosardo

Creato il 15 febbraio 2014 da Pierluigimontalbano
Un dimostrativo protosardo
di Massimo Pittau

a-, te-, ti-, tu-; tha-, the-, thi-, thu-; tza-, tze-, tzi-, tzu-: prefisso corrispondente a un originario articolo determinativo sardiano o protosardo, il quale in seguito è stato agglutinato e talvolta confuso e fuso con l'altro neolatino e neosardo su, sa «il, lo, la» (dal lat. ipsu-a);
è affine geneticamente agli artic. greco to, ted. der, die, das, ingl. the, ecc. (indeur.) e inoltre al pronome dimostrativo etrusco ta «questo».
Vedi nichele, taniqele «(il) coso»; tithibeddu «fuliggine»; túmbaru«cicerbita», tutúmbaru «euforbia»; túnniu, tuntunnu «fungo»; t(h)urru, tuttúrrihe «rivolo»; thalaquqa «lumacone nudo»; tanda «papavero» (da un *t'anda = «il fiore»); thilicuccu «gòngilo»; thulungrone «lombrico»; tilipirche «cavalletta»; trocco «argilla speciale»; tuttussi «rosa canina»; lat. alnus «alno» > sardo álinu«alno», topon. Tálinos (Orani); lat. cinis,-eris «cenere», sardo chinisa, thighinisa «cenere incandescente»; lat. lacerta «lucertola», sardo thalaqerta, tilicherta«lucertola»; tulchis, tuttulche, thuthurchi «Daphne gnidium L.».
Toponimi Taunele (= ta unele «la volpe», Bitti), Tilèppere (Mara e Pozzomaggiore) «la lepre»,Tivuddari (búddaru, budduri, bidduri «cicuta») (Scano M.).
Come si vede dagli esempi citati, questo prefisso preferibilmente si antepone a vocaboli inizianti con la liquida l-: ciò probabilmente si spiega per influsso del fatto che nella lingua sardiana sarà esistito anche un prefisso oppure un vocabolo a sé *tili- che entrava in composizione con altri.
Cfr. lat. buda, berbero tabuda «tifa»; greco myrhíkē, lat. tamaricē «tamerice» (NPRA 255) forse per tramite etrusco (LISPR 186, 187; LCS II 3).
***Estratto dall'opera di Massimo Pittau, Nuovo Vocabolario della Lingua sarda - fraseologico ed etimologico" edizione elettronica accresciuta ed emendata, "Ipazia Books" (Amazon)

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