Una volta il dolcetto di questo periodo era, almeno nell’Italia Centrale, “la fava dei morti”, un biscotto secco, molto dolce che si gustava bene con vini liquorosi.
Ma non sono un bravo cuoco e quindi approfitto di vari “aiuti” e soprattutto sembra che le nostre feste tradizionali lascino il posto alle zucche (e non a km zero!).
Sarebbe opportuno ricordare le persone, reali , scomparse e non i mostricciatoli per divertimento.
Dai vestiti lucubri, cappelli, nasoni, zucche e lanterne alle più grottesche forme di dolci. La festa di Halloween, che ci appartenga o no, ormai è alle porte per davvero! E a frotte i bambini, busseranno, suoneranno il campanello e si presenteranno con la mitica frase: Dolcetto o scherzetto?
Pur biasimando questa diversità di onorare la festa , gli anziani nonni saranno molto contenti
se in casa avranno dolcetti da offrire per soddisfare i loro palati; al contrario, resteranno amareggiati se la dispensa, oggi molto probabile, sarà vuota.
Ecco allora che una “cuoca” mi viene in soccorso regalandomi una ricetta semplice, sobria ma gustosissima!
Pensata per il ghiotto mondo dei bambini, la Torta Nerina, è nutriente e genuina.
Torta Nerina.
200 gr. di farina 00
150 gr. di zucchero
250 gr. di latte
50 gr. di cacao amaro in polvere
1 pizzico di bicarbonato
1 dose di lievito per dolci
zucchero a velo, limone e carota (decorazione)
In ciotola versate la farina, lo zucchero, il cacao, il latte e mescolate.
Con lo sbattitore elettrico, amalgamate bene il tutto per 3 o 4 minuti. Aggiungete il pizzico di bicarbonato e il lievito per dolci e mescolate con il cucchiaio di legno. Preriscaldate il forno a 180° e cuocete per circa 30 /35 minuti.
A torta fredda, cospargete di zucchero a velo. In occasione di halloween, consiglio di guarnire ulteriormente la parte superiore della torta con scorza di limone e carote tagliate a fantasia.
Magari, con la scorza di limone dare forma a dei dentoni sgangherati; con la carota realizzare un bel nasone lungo lungo, oppure ben si presta una julien ad una chioma di capelli dritti dritti!
Nerina, non è magia ma fonte di energia e…allegria!
Ps: non necessita burro e uova alla ricetta della torta streghetta Nerina.