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La mia terra mi fa stare sempre rilassata e il sorriso non manca mai, la verità è che il sole noi siciliani l'abbiamo dentro.
Due giorni fa sono tornata prima dal mare e a casa mi aspettavano parenti e amici che no vedevo da tempo. Mia cugina stava leggendo un libro: "Cosa ti manca per essere felice?" di Simona Atzori, edito Mondadori.
La conoscete spero.. è una ballerina e pittrice italiana, diventata nota negli ultimi anni a molti per la sua tenacia e la sua particolarità, infatti Simona è nata senza braccia.
Ho subito letto la prefazione del libro, me lo son fatta prestar da mia cugina e oggi sotto l'ombrellone ho già finito di leggerlo.
Simona, classe '74 milanese, è figlia di due sardi, e vive a Gerenzano, vicino Varese. Nata con questa rara malformazione non si è mai arresa o persa d'animo e fin da piccolissima ha intrapreso la via della danza classica e della pittura.
Nel 2001 ha preso la laurea in "arti visuali" a Ontario in Canada e dall'83 fa parte del "VDMFK = Associazione Internazionale Degli Artisti che Dipingono con la Bocca e con il Piede".
E' diventata famosa dopo che nel 2006 ha aperto con una coreografia la cerimonia d'apertura delle Paralimpiadi a Torino. Negli anni è stata protagonista di diversi spettacoli, alcuni interamente diretti da lei.
Quest'anno a Febbraio si è esibita nella coreografia d'apertura della 4°serata del Festtival di Sanremo, curata da Daniel Ezralow.
La sua vita è raccontata nel libro di Cannavò "E li chiamano disabili".
Il suo libro mi ha commosso, intenerito e mi ha reso più combattiva, perchè trasmette un coraggio incredibile e una voglia di riuscire come pochi.
Simona gode di tutta la mia stima e il mio consenso. Sarebbe un'onore per me un giorno riuscire a conoscerla.
"Non importa se hai le braccia o non le hai, se sei lunghissimo o alto un metro e un tappo, se sei bianco, nero, giallo o verde, se ci vedi o sei cieco o hai gli occhiali spessi così, se sei fragile o una roccia, se sei biondo o hai i capelli viola o il naso storto, se sei immobilizzato a terra o guardi il mondo dalle profondità più inesplorate del cielo. La diversità è ovunque, è l'unica cosa che ci accomuna tutti”
Quando senti parlare di gente come lei, ti rendi conto di quanto siamo superficiali e piccoli.. senza braccia, senza gamba o avendo tutto, ciò che conta è il cuore e la tua voglia di vivere, sempre.
Oggi più che mai ripetete con me : Just Believe.
Lulù
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