C'è stato un periodo in cui i "toni alti", cioè l'immagine risolta solo nelle gradazioni più tenui del grigio tendenti idealmente al bianco, hanno imperversato, chiara metafora di quel "sublime" continuamente ricorrente in pittura. Oggi sono le forme tardo surrealiste, l'illusionismo onirico, la spietatezza iperrealista e, nei casi più irrecuperabili, lo sfumato impressionista con valenze astratte, che si dividono i consensi più entusiasti.
Tutto questo rende la fotografia una delle forme più alienate del "do it yourself"; invece di portare alla costruzione di oggetti rappresenta un'esercitazione sugli stili.
Franco Vaccari,
da Fotografia e inconscio tecnologico (1979).
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