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Un esercizio che "migliora il mondo" :)

Da Genna78

Un esercizio che "migliora il mondo" :)


Ciao,
ti piacerebbe sviluppare più compassione verso
il prossimo? "Ma cosa stai dicendo Genna io
voglio diventare più felice e gioioso mica
accollarmi i mali di tutto il mondo!". Si lo so
questa è la prima reazione quando qualche
appassionato di crescita personale sente
parlare di "compassione". Ma ormai è più
che assodato quanti vantaggi possiede...
...ed oggi scoprirai un semplice esercizio,
testato sperimentalmente che modifica in
meglio il nostro cervello...
Sei riuscito ad ascoltarlo? Prima di mostrarti il
video da cui ho tratto questo podcast vorrei che
ti ponessi la seguente domanda: "ma davvero
essere compassionevole verso me stesso e
verso gli altri può farmi vivere meglio?" e di
pensare a cosa ti salta in mente, quali sono i
pensieri ed i giudizi nei riguardi di questa
pratica (per molti stravagante).

Sei riuscito a vederlo? Richard Davidson è un
vero personaggio, divertente e soprattutto molto
bravo a parlare di concetti difficili in modo
semplice. Non solo, è l'autore di un numero
considerevole di articoli scientifici sulla
meditazione mindfulness. Qui trovi il uno
dei suoi progetti "investigating healthy
minds"...
..."investigando la mente sana" quasi per fare
una sorta di distinzione fra gli studi clinici
(che si fanno sui "problemi") e gli studi su
persone "in salute". Per quanto questo tipo
di differenza non mi faccia impazzire rende
bene l'idea del ricercatore. Si analizza come
la mente sana funziona...non tanto per
fare dei "confronti quella meno sana"...
...ma per mostrare che esistono tecnologie che
possono rendere la mente "più sana" :-) Non
cito questa differenza a caso perché quando si
parla di compassione bisogna stare attenti
soprattutto quando lo si fa con le persone che
abbiamo accanto. A questo punto è bene fare
una netta distinzione fra "compassione" ...
... (il desiderio che una o più persone stiano bene)
e "essere d'accordo" con quella/e persona/e. Può
sembrare scontato ma si può essere davvero
compassionevoli ed empatici senza però essere 
d'accordo con le idee e le opinioni degli altri.
...questo deve essere ben presente nella nostra
mente quando applichiamo un esercizio del
genere. Essere compassionevole nella tua vita,
oltre l'esercizio che hai ascoltato nel podcast,
è qualcosa che fa bene a te e al prossimo.
Anche se non andate d'accordo, anche se le
sue idee non ti piacciono, anche se la sua
presenza ti infastidisce.
Qualcuno parla di "gentilezza", però troppo 
spesso nella nostra società è facile essere
gentili nei modi ma non negli intenti. In altre
parole non ti sto chiedendo di "essere gentile
e carino" (cosa che di certo non guasta) ma
di essere compassionevole con gli altri con
un pizzico di egoismo. Lo stai facendo
per te, non per gli altri!
Nel caso tu fossi ubriaco di filosofia legata
alla compassione (spesso orientale) e pensi
che sia pazzo a mettere assieme due termini
del genere (compassione e egoismo) ascolta
il podcast che ho dedicato all'equilibrio fra
"anima ed ego". Li ti racconto come vedo
questo collegamento e come, secondo la
mia modesta opinione, si possa fare un
adattamento occidentale.
La struttura dell'esercizio:
1) Preparazione: puoi fare l'esercizio in "stato
di meditazione" o meno. Se non sei abituato alla
presenza fallo prima nello "stato ordinario". La
formula per ogni "persona" che scegli è più o
meno la stessa...
..."desidero che tu sia felice, desidero che tu sia
gioioso". Non conta tanto cosa dici, conta molto
di più la tua intenzione che quella persona stia
bene.
2) Una persona che ami: concentrati su una persona
vicina che ami. Guardala e senti per lei un ardente
desiderio che stia bene, che possa vivere in modo
felice e gioioso.
3) Te stesso: qui Davidson consiglia di andare a
pescare un momento in cui le cose non andavano
bene o qualcosa che nel presente non va bene
nella tua vita, ed immaginandoti (quindi per
gli appassionati di PNL, in 2° posizione) in
quei panni augurarti il meglio.
Anche qui è l'intenzione che conta, evita di perdere
tempo a cercare la "visualizzazione" migliore o a
chiederti se lo stai facendo bene o meno.

4) Uno sconosciuto: qui Davidson è molto chiaro
e ci chiede di scegliere una persona che in realtà
"conosciamo di vista" ma con cui non abbiamo
mai avuto alcuna relazione significativa. Può
essere un tuo vicino di casa, qualcuno che
vedi tutti i giorni in treno ecc. Anche qui,
con intenzione, benedicilo.

5) Una persona difficile: "qualcuno che sappia
toccare i bottoni caldi" dice Davidson, e credo
che l'espressione renda benissimo l'idea. Ricorda
che non "andare d'accordo o essere d'accordo"
o meno non fa la differenza. Anche qui
bene-dicilo con la tua intenzione che stia
meglio.
6) Tutti gli esseri: Davidson ci spinge a pensare
alla sofferenza degli esseri più disparati ed a
desiderare che stiano bene. Allargando questo
"cerchio" a più esseri possibile e sentendo
con intenzione, compassione nei loro
confronti.
7) Le "viscere": uno dei consigli che mi sono
dimenticato di inserire nel podcast è dato da
Davidson verso la fine della spiegazione di
questo esercizio. Bisogna concentrarsi sui
movimenti interiori, via via che lo svolgi
porta attenzione al tuo interno, alle tue
"viscere". Questo è un altro modo per
essere presente.
Come probabilmente ti sarai reso conto si tratta
di una versione semplificata della meditazione
dell'amore compassionevole (che trovi qui).
Ma come ti dicevo non si basa sullo stato di
meditazione ma semplicemente sul nutrire
la compassione dentro di noi. Se ti stai
chiedendo se è l'esercizio che fa per
te, fermati...
...prendi la risposta alla domanda che ti ho fatto
poco fa, che cosa hai risposto? Se ti sembra di
essere una persona più che compassionevole
allora sappi che l'esercizio potrebbe avere
poco effetto su di te. Anzi, se ti senti anche
troppo compassionevole evita di farlo! Ma
se non ti senti generalmente compassionevole
allora "fa proprio per te".
Tranquillo non c'è niente di male nell'essere
"poco compassionevoli" dopo tutto siamo
cresciti in un mondo dove non c'è posto per
la compassione. Dove sembra che per fare
successo nella vita la si debba mettere da
parte e affidarsi ad emozioni molto più
egoiche, esaltanti, narcisiste.
Tu fai una prova, vai controcorrente ed usa
questo semplice esercizio per tutto il prossimo
mese. Poi torna qui e fammi sapere come è
andata, lasciando un commento qui sotto...
Che tu possa essere felice, che tu possa
essere pieno di gioia e che la vita ti
sorrida come il sole sorride ogni
giorno alla terra senza chiederle
nulla in cambio! 
A presto
Genna


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