Un’estate da profondo rosso in Sardegna. Con i prezzi dei traghetti schizzati alle stelle già dalla primavera , dissuadendo i turisti dal cimentarsi nella traversata fino alle bellissime spiagge sarde.
Nessuna istituzione , locale o nazionale, è intervenuta per salvare l’isola da un flop turistico. Il calcolo dei danni è provvisorio , con uno scontro tra imprenditori e politica. Tutti gli operatori sono d’accordo che le presenze sono diminuite di un terzo.
Da gennaio a fine agosto ben 930 mila passeggeri in meno sono sbarcato nell’isola: il 30% esatto. Ad Olbia solo ad agosto sono arrivate ben 360 mila persone in meno rispetto al 2010. Mano allarmante, ma sempre significante il calo di Porto Torres , con 16 navi cancellate per mancanza di prenotazioni.
I rincari dei biglietti nella scorsa primavera in alcuni casi hanno superato il 110%, un assurdità. Per questo molti hanno preferito andare in Grecia o Spagna. Su questi aumenti sta indagando il Garante della concorrenza. I dubbi è che c’è stato un vero e proprio cartello. Pensate che il governatore Cappellacci , per frenare l’emorragia di presenze, ha improvvisato una compagnia di navigazione regionale con tariffe calmierate. Ma poco è riuscito.
Lo tsunami si è abbattuto soprattutto sulle offerte della famiglie. Ad Alghero ad agosto il prezzo degli affitti è crollato a 500 euro a settimana. Molto colpiti anche i campeggi , frequentati in genere da chi trova in difficoltà per i biglietti d’oro dei traghetti : gli operatori stimano in meno 35%.
Secondo il presidente del settore turismo della Confindustria nord Sardegna , Cinzia Callegari, il problema non è solo il caro traghetti. In altri paesi, infatti , vengono applicati sgravi fiscali. Soprattutto in una regione come la Sardegna , dove il turismo è la prima economia. Sicuramente una parte della colpa è della politica che non ha anticipato il problema ed è intervenuta quando ormai i turisti avevano scelto un altra meta.
Senza navi , molte persone hanno scelto l’aereo e auto a noleggio. A luglio l’aeroporto di Cagliari ha aumentato il traffico passeggeri del 15,8%, Alghero si è spinto al 14 e l’aeroporto Costa Smeralda di Olbia è andato oltre , segnando il 21,25. Un boom ripetuto ad agosto. I noleggiatori di macchine , invece , hanno sorriso : un aumento del 20% con picchi del 40%. Una stagione trisyte , per non loro.