Ci siamo quasi.
Tra poco più di due settimane il mio secondo romanzo “La Signorina Cuorinfranti” arriverà finalmente in libreria, pronto ad entrare nelle valigie e negli zaini di chi vorrà portarlo in vacanza con sé, a riempirsi di sabbia quando verrà letto in spiaggia, a sporcarsi di crema protettiva fattore quindici, ad assorbire la salsedine e a ingiallire per essere stato lasciato mezzo aperto sull’asciugamano sotto il sole con un sasso come segnalibro.
E’ una scelta un po’ atipica, e coraggiosa, quella di far uscire un romanzo a ridosso delle ferie, ma assolutamente coerente con la mia anima di romanziere da Festivalbar, con le mie storie perfette per essere gettonate nei juke box, storie allo stesso tempo maliziose e romantiche come un calippo dal cuore di panna.
Neanche fosse una hit balneare di Giuni Russo, “La Signorina Cuorinfranti” sarà disponibile nei negozi attorno al 10 di luglio, ma nel frattempo, cliccando qui, è possibile inserire la monetina e prenotare la propria copia.
Che state aspettando, dunque? Gettonate!
Cosetta Cuticolo pesa novantadue chili, ha i baffetti sotto il naso ed è senza dubbio una donna poco attraente. Nonostante ciò, dirige il centro estetico più chic della città.
Mescola alghe vitalizzanti per ridurre la cellulite, esegue massaggi a base di fanghi e olii essenziali, studia trattamenti specifici per le ricche e capricciose signore frequentatrici della Beauty Farm Centamore.
Ma, soprattutto, tra un massaggio ayurvedico e una sessione di acido glicolico, sta ad ascoltarle mentre raccontano l’insoddisfazione, l’insicurezza, la noia. Le vede accanirsi nella lotta contro il tempo che passa, cerca di rasserenarle durante vere e proprie sedute di cosmesi psicanalitica.
E non prova per loro la minima invidia.
Tanto lo sa bene, che una volta spente le saune e chiuse le saracinesche, William Centamore, il giovane e rampante proprietario del Centro Benessere, la aspetta in Direzione per fare di lei la femmina più desiderata e desiderabile.
Lasciatasi alle spalle un triste matrimonio in cui l’affetto era ridotto a grigia contabilità, Cosetta segue il consiglio stampato a caratteri cubitali sui depliant della Farm e “prende il vizio di volersi bene”. Si butta dunque in una nuova, idratatissima esistenza nella quale, una volta lavate via dal viso tutte le maschere, a vincere è sempre la sensuale, seducente onestà dell’imperfezione.