Cercando tra i testi che si occupino di spezie e salute, ci si imbatterà facilmente in Healing Spices (in Italiano: Le spezie che salvano la vita) di Bharat B. Aggarwal, ricercatore presso il dipartimento di terapie sperimentali all'Anderson Cancer Center di Houston, con centinaia di pubblicazioni a suo nome, alcune delle quali hanno avuto un forte impatto nella ricerca nutraceutica.
E' un tomo, le cui recensioni su Amazon sono mediamente stellari, in cui vengono approfondite a livello storico, culinario e medico svariate decine di spezie, con tanto di disegni botanici e consigli per l'aquisto.
Eppure... Al lettore attento non sfuggiranno le continue ricette carnee che - spezie a parte - sembrano ignorare del tutto il resto della ricerca in ambito nutrizionale; così come la mancanza di una bibliografia di riferimento che permetta di verificare in modo rapido le informazioni fornite, oppure che gli "studi" citati (comunque privi di reference) siano in buona parte vivisezionisti, senza che venga data nessuna indicazione della scarsa o nulla trasportabilità sugli esseri umani che hanno tali risultati e della controversia scientifica che sussite in generale sulla vivisezione, lasciando quindi con enormi dubbi sul rigore metodologico dell'autore.
Queste ombre, oltre ad impedirci di consigliare in coscienza il libro, ci hanno spinto a cercare qualche informazione in più sull'autore, e sono bastati pochi minuti per scoprire che questi è attualmente sotto indagine per frode da parte della sua stessa istituzione, con l'accusa di aver falsificato e fabbricato dati (prevalentemente immagini di laboratorio) in decine delle sue pubblicazioni. Al momento attuale, l'indagine ha già condotto ad articoli ritirati, correzioni formali ed "espressioni di preoccupazione", ossia dichiarazioni da parte delle riviste di dubbi sostanziali in fase di verifica.
Vedremo nel tempo quali saranno gli esiti finali dell'indagine interna: per il momento, consigliamo a chi volesse approfondire la vicenda di visitare la sezione ad essa dedicata sull'ottimo blog Retraction Watch, per altro minacciato di denuncia dallo stesso Aggarwal.