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Un fantasma per amica?

Da Ilgiornaledeigiovanilettori

Avete voglia di un delizioso fumetto horror per inquiete lettrici adolescenti, con una trama ben congegnata e disegni accattivanti? Non lasciatevi scappare Anya e il suo fantasma!

Anya e il suo fantasma_copertina

Anya e il suo fantasma, di Vera Brosgol, Bao Publishing 2013, 16 euro.

È vero che non bisognerebbe giudicare un libro dalla copertina, ma tutti sanno che la prima impressione spesso conta più di quanto vorremmo nello scegliere un libro da leggere.

E la copertina di Anya e il suo fantasma, il fumetto per adolescenti recentemente pubblicato dagli instancabili tipi di Bao Publishing,  che stanno sfornando un buon libro dietro l’altro, mi ha catturata a prima vista. La protagonista imbronciata, i suoi neri capelli che fluttuano, un fantasmatico profilo sbarazzino che compare fra le onde corvine, il titolo incastonato fra i personaggi, il “sigillo di qualità” posto dall’adorato Neil Gaiman di Coraline… ma tutto questo lo avreste notato anche da soli!

Quello che non potete intuire è che questo libro è piacevolissimo anche da toccare e tenere in mano: ha lo stesso formato maneggevole dell’agenda scolastica di una liceale, la copertina vellutata e scritte e profili in rilievo. Un piccolo oggetto da costudire nella propria camera. Ma non voglio fermarmi alla superfice, perchè dentro il libro è anche meglio!

Anya è una quattordicenne insicura e tipica nel suo genere: si sente troppo grassa per piacere ai ragazzi giusti, volente o nolente frequenta solo altri emarginati come lei (la ribelle Siobhan, lo sfigato Dima), prova imbarazzo verso le abitudini culinarie e sociali di sua madre, un’immigrata russa.

Come sempre deve succedere nei romanzi di formazione, la sua vita cambia repentinamente quando Anya precipita malauguratamente in un sinistro pozzo scoperchiato nel bosco vicino a casa (cliccate sulle immagini per ingrandirle):

Un fantasma per amica?
Un fantasma per amica?

Ed è qui che la storia vira verso l’horror, come piace a me, perchè nel buco non c’è soltanto lo scheletro di una ragazzina morta novant’anni prima, ma anche il suo fantasma! C’è da dire che la svolazzante Emily, per quanto inquietante come presenza, non sembra rappresentare una vera minaccia per Anya. Al contrario, è proprio lo spettro ad accorgersi dell’arrivo di un passante e a consentire il salvataggio della ragazza. In cambio Emily chiede solo un po’ di amicizia e la possibilità di rivivere la giovinezza perduta accanto alla sua nuova amica in carne ed ossa.

Anya è riluttante, ma alla fine accetta la compagnia del fantasma, che finisce per rivelarsi piuttosto utile a scuola (è molto brava a copiare svolazzando fra i banchi durante i compiti in classe) e nelle relazioni con l’altro sesso (Emily sembra sapere cosa dire e può spiare i movimenti del ragazzo che piace ad Anya, propiziando alcuni incontri “casuali”).

Le situazioni imbarazzanti ma spassosissime in cui la protagonista si impantana a causa delle sue insicurezze lasciano a poco a poco il posto ad occasioni in cui Anya sembra ad un passo dall’essere finalmente accettata socialmente dai compagni, complici un abbigliamento più succinto e un atteggiamento sempre più strafottente verso i vecchi amici e i familiari. Ma l’ombra di un omicidio irrisolto e la trasformazione sempre più evidente di Emily, da timido spettro arruffato ad aspirante reginetta del ballo fantasma, cominciano a preoccupare Anya. E a ragione…

Vi lascio in sospeso sul più bello perchè vorrei proprio che correste a leggere, o consigliaste ai vostri amici e parenti dai 12/13 anni in su, questo fumetto vincitore in patria del Harvey Award 2012 come “miglior pubblicazione a fumetti per giovani lettori”.

Ben confezionati in una storia dalle sfumature dark ci sono tanti temi molto vicini alla sensibilità dei lettori adolescenti, come l’accettazione di se stessi, del proprio corpo, la complessa relazione con i genitori e le loro aspettative, la voglia di trasgressione. Il personaggio di Anya è scorbutico,  ironico e sensibile quel tanto che basta perchè moltissime lettrici possano riconoscervicisi.

La narrazione è solida, forse un po’  convenzionale nel suo andamento; ma magari è solo la rappresentazione della vita di provincia americana, fra liceo, feste vietate e segreti nascosti, che ha un che di deja vu per i frequentatori di film o altre narrazioni di genere teen horror! I disegni, tinti di un bel bianco e nero e pervinca, hanno uno stile fresco e piacevole, altamente leggibile, mettono al centro i personaggi e funzionano bene sia nelle scene più divertenti che in quelle più concitate.

Vera Brosgol è una bellissima scoperta: Anya e il suo fantasma è il primo fumetto di questa giovane artista e illustratrice, nata a Mosca nel 1984 e poi trasferitasi negli Stati Uniti, proprio come il suo personaggio.

Vera Brosgol_Tightrope

Illustrazione tratta dal sito verabee.com

Sfogliando il suo colorato sito e blog Verabee ho scoperto con piacere che durante il giornoVera lavora per Laika Entertainment e ha disegnato gli storyboard del film Paranorman (ve lo ricordate? Ne ho parlato molto bene qui!), è una fan della saga fantasy di George R. Martin Cronache del ghiaccio e del fuoco, e come molte ragazze ha un passione per i vestiti, declinata però in maniera originalissima: il suo blog dedicato alla reinterpretazione in chiave grafica di meravigliosi abiti del passato, Fashion from old people, è da sfogliare dal primo all’ultimo disegno! Mi ha riportato alla mente le bambole con gli abiti di carta da ritagliare delle grandi star di Hollywood di cui andavo pazza nella  mia giovinezza…

Su Verabee ho anche potuto ammirare una ricca galleria di illustrazioni, che ritraggono in larga parte giovani donne seducenti, buffe e ironiche, caratterizzate da forme generose e tondeggianti e occhi espressivi: davvero adorabili, proprio il tipo di ragazze che le giovani lettrici vorrebbero come amiche!

Immagini e testi di “Anya e il suo fantasma” sono pubblicati per gentile concessione della casa editrice. Tutti i diritti riservati.

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