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Un fil di fumo…

Da Loredana V. @lorysmart

Sono una fumatrice pentita.

Fumo

Fino al 1994 consumavo ben due pacchetti al giorno di “bionde”, Marboro o MS, poi un ennesimo rincaro mi ha fatto capire che in questo modo foraggiavo sempre più lo Stato con una tassa occulta, e questo, non certo i pensieri sulla salute, mi hanno fatto decidere di smettere.

E si sa che i peggiori nemici delle sigarette sono gli ex fumatori.

Ma adesso che lo stato vuol vendere le sigarette elettroniche, almeno quelle contenenti una parte di nicotina, solo in farmacia mi fa davvero indignare. Non solo, ma detti prodotti verranno anche assoggettati ad una imposta di consumo pari al 58,5 % del prezzo di vendita al pubblico. Tutto questo non per salvaguardare la nostra salute, ma solo per compensare il mancato gettito fiscale derivante dalla vendita dei tabacchi “di Stato”.

Un fil di fumo…

Perché allora non vendere anche i tabacchi in farmacia? Poi la nicotina non è che sia la causa dei mali derivanti dal fumo: le malattie sono causate dal catrame, dal monossido di carbonio e dalle materie incombuste presenti nei residui . Soprattutto il catrame (che è possibile vedere come massa nera nei filtri, e che ostruisce le vie broncopolmonari) contiene varie sostanze cancerogene quali il benzopirene e gli idrocarburi.

La nicotina per se stessa non è pericolosa più di tanto, ed è presente anche in vari vegetali che consumiamo abitualmente, come pomodori, peperoni, patate, melanzane…in poche parole piante della famiglia delle solanacee.

L’unico danno grave che provoca è la dipendenza, e per questo le sigarette elettroniche aiutano a disintossicarsi diminuendo via via la dose di questo alcaloide, mantenendo inalterata la gestualità che solitamente gratifica il fumatore. Lo stesso Umberto Veronesi ritiene che le sigarette elettroniche, che non hanno combustione, ma solo vapore, le considera un valido supporto per aiutare chi vuole davvero smettere di fumare. Inoltre le altre sostanze contenute nei liquidi altro non sono che glicerolo e glicole propilenico, adoperati sia in cosmesi che nelle preparazioni farmaceutiche, e il primo addirittura per dare corposità al vino.

Ma lo Stato Mamma, che tutto controlla, che tutto dirige, ha deciso che, per il nostro bene, il liquido da inserire nelle e-cig venga somministrato solo nelle farmacie. Ci manca solo che per comprarlo ci voglia la ricetta medica. Se poi penso che uno dei precedenti governi aveva addirittura proposto di vendere i medicinali da banco nei supermercati, mi vien da ridere pensando all’evidente contraddizione… Inoltre hanno preso in giro quel sacco di gente che ha aperto negozi che commerciano le e-cig, ed ora si ritrovano ad avere un giro d’affari dimezzato se non addirittura inesistente.

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Dimenticavo: allo studio c’è anche un provvedimento che imponga di pubblicare su ogni pacchetto immagini orripilanti di polmoni malati ed altre cose del genere, vietando nel contempo di usare astucci copripacchetto. Allora io che, come ho detto, non fumo più, sarò comunque costretta ad osservare, magari al ristorante, queste fotografie.

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