Là dove tende ogni nostro partire
Siamo tornati: a Quel-che-è-desolato;
Una brancata di terra in un cavo
Di mani vuoto.
Giorgos Seferis, 1936*
«Mussolini e Hitler non ci sono ancora per il semplice motivo che non è più necessario, o non lo è ancora, ricorrere a quelle forme truci di totalitarismo. Non servono le folle nelle piazze quando bastano strumenti potenti e intossicanti per occultare un genocidio, oppure un trasferimento di fondi per decidere la politica sociale ed economica di un paese. Il nuovo fascismo è già tra noi, è nel dispotismo mondiale dell’economia. Le consorterie politiche sovrannazionali e locali, con la loro politica di tagli e di forte pressione sul lavoro, ne rappresentano l’istanza.»
Nello stesso momento in cui pensavo agli avvenimenti che accadono ora in Grecia, che frugavo tra i classici e i moderni alla ricerca di parole per dire che no, non possono tornare i colonnelli, ecco che Olympe, pochi minuti fa, pubblica quanto sopra riportato tra virgolette.Ma ammettiamo per assurdo che la folla riesca a sfondare la cintura di sicurezza del Parlamento greco; ammettiamo poi, ancora più assurdamente, che la manovalanza poliziesca si schieri dalla parte degli oppositori... Ah, ma anche Atene ha il suo daffare coi black bloc e dunque non potrà accadere - come non detto.Comunque sia, il fatto stesso che difficilmente torneranno i colonnelli, è già di per sé un progresso. Un fascismo morbido, senza olio di ricino, senza manganellate e prigione ingiustificate, e nessuna musica proibita.
*Versione di Guido Ceronetti, Come un talismano, Adelphi, Milano 1986