La doppia vita di Dino, gatto parigino che di notte accompagna Nico, ladro dal cuore d'oro nelle sue scorribande e di giorno è il fedele compagno di Zoe, una bambina che ha smesso di parlare dopo la morte del padre. Quando la ragazzina viene rapita saranno il gatto e il ladro a correre in suo aiuto..
Arriva anche in Italia, con quattro anni di ritardo l'acclamato cartone animato di Jean-Loup Felicioli e Alain Gagnol, Une vie de chat, che nel 2010 era stato anche in lizza per gli Oscar tra i film d'animazione.
La storia è molto delicata, incentrata sul difficile rapporto che si è venuto a creare dopo la morte del padre, tra Zoe e la madre Jeanne, commissario di polizia divisa tra i doveri materni e la ricerca del feroce Victor Costa, l'assasino del marito.
Il tratto del disegno è originale, soprattutto rispetto agli standard contemporanei, io ci ho visto qualcosa dello stile di Folon.
Il gioco di sottili richiami è quello che può intrigare maggiormente lo spettatore adulto, non si tratta di citazioni smaccate ma il ladro acrobata fa ricordare che Cary Grant in Caccia al ladro era soprannominato Il gatto per le fughe sui tetti, il rifugiarsi a Notre Dame e le acrobazie tra i gargoyles richiama Il Gobbo di Notre Dame mentre è quasi una citazione di King Kong, l'onirica visione del "Colosso di Nairobi" che attraversa Parigi: la pellicola sa infatti coniugare una trama dai risvolti gialli a sequenze surreali.