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UN GIARDINO PER VIVERE BENE. Perché il giardino ci regala la salute e come realizzarlo.

Da Dana @danafrigerio
UN GIARDINO PER VIVERE BENE. Perché il giardino ci regala la salute e come realizzarlo.
UN GIARDINO PER VIVERE BENE. Perché il giardino ci regala la salute e come realizzarlo.
Ho appena finito di leggere un libro interessantissimo … lo sapevate che i giardini possono essere terapeutici? Che l'ambiente naturale può effettivamente stimolare i sentimenti positivi nelle persone? E che riduce significativamente i pensieri negativi ?

Il giardino è una porzione di verde “creata” dall'uomo che può essere goduto da tutti, non ci sono classi sociali o culturali preferenziali, è in grado di portare beneficio a tutti coloro i quali ne vogliono godere, dai bambini, agli anziani, ma soprattutto, ed è questo che ci spiega l'autrice, a coloro che sono malati o disabili.

Il giardino ci può aiutare sia a ringiovanire fisicamente ed emotivamente; che ad aiutare la guarigione del corpo, della mente e dello spirito. Alcune persone possono trovare beneficio coltivando semplicemente delle erbe aromatiche sul davanzale, mentre altre possono trarre grande aiuto da un contatto diretto con la natura ed il verde passeggiando ad esempio lungo i sentieri di un parco o di un giardino.

Se riguardiamo la storia dei giardini, spesso questi ultimi, sono stati utilizzati per aiutare le persone nei processi di guarigione, dal giardino Zen, passando per quelli Tibetani arrivando fino all'orto-giardino monastico medioevale. Tuttavia, con i progressi della tecnologia medica nel ventesimo secolo, l'uso dei giardini come elementi di guarigione ha iniziato a diminuire. Per fortuna con il recente interesse per le terapie complementari, si è sottolineato che la guarigione di una persona coinvolge non solo il corpo, ma anche la mente e lo spirito; quindi piuttosto che solamente curare od alleviare i sintomi della malattia con dei farmaci, l'interesse del giardino come aiuto terapeutico si sta sempre di più affermando come “terapia complementare”.

Il giardino andrebbe sempre utilizzato come complemento della cura, infatti la natura, sia quella non toccata dall'uomo, sia quella frutto dell'azione umana, aiuta le persone a farsi “parte attiva” nella guarigione e ad acquisire il controllo sulla malattia.
L'esercizio fisico che può essere effettuato in giardino, per esempio, aiuta a prevenire le malattie della moderna civiltà, come l'obesità e varie malattie cardiovascolari, oltre che essere un formidabile aiuto per la diminuzione dello stress.

L'autrice è Cristina Borghi, laureata in Medicina e Chirurgia, in Farmacia e specializzata in Farmacologia Sperimentale. Dopo anni di studi, di attività professionale e didattica, in Italia e all’estero, nell’ambito dello sviluppo clinico dei farmaci nell’industria farmaceutica, è approdata nel mondo dei giardini nei luoghi di cura. Svolge tuttora attività didattica e di consulenza per i corsi di perfezionamento in Healing Gardens – Progettazione del verde nelle Strutture di Cura della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Milano e svolge attività didattica presso la Scuola Agraria del Parco di Monza.

Ha scritto altri libri sull'argomento il cui “filo rosso” è sempre il rapporto tra la salute del corpo e quella della mente, ed il rapporto che i processi di guarigione hanno con il contatto con la natura e le piante.

Il libro è diviso in cinque capitoli:
  1. Perché i giardini migliorano la salute.
  2. Come il giardino può curare.
  3. Quali elementi utilizzare e come procedere per allestire il giardino.
  4. Come fare il giardino del benessere e il giardino della cura: il giardino per la famiglia; per i bambini; per gli anziani; per i malati; per i pazienti psichiatrici; per i diversamente abili.
  5. Esempi di giardini del benessere e di giardini della cura.

In conclusione un libro che vi consiglio vivamente di leggere perché penso che abbiamo tutti bisogno di un posto dove poterci rifugiare, lontani dalla frenesia e dallo stress della vita, un luogo che sia di pace e di tranquillità.
guarda il libro qui www.lafeltrinelli.it

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