Il giorno del mio compleanno sono stata in giro per le isole di Venezia, è stato un regalo della mia Amica Pazza. In realtà, oltre a Murano e Burano ho visitato anche Torcello, ma non sono state rinvenute foto al riguardo. Boh. Forse mi ero stufata.
E comunque la star è Burano. Se non sapete perché, state a vedere.
Prima tappa. Murano. L'isola del vetro.
Qui ci sono un milione di laboratori di vetro artistico e qui vengono prodotte le famose murrine.
Anticamente faceva comune a sè ed era piena di ville con orti e giardini, di cui ora purtroppo non resta traccia. L'industria del vetro è stata trasferita a Murano da Venezia nel 1291 per due motivi: per evitare i numerosi incendi che si verificavano nel centro della città a causa delle vetrerie (gli edifici erano quasi tutti in legno) e per controllare che i mastri vetrai non se la svignassero: la Serenissima ci teneva a nascondere per bene i segreti della lavorazione del vetro.
A Murano c'è anche il museo del vetro, io l'ho visitato.
Lampioni innamorati
Il tempo quel giorno non era proprio il massimo purtroppo. Ed era il 31 luglio eh.Ed ecco Burano, also known as l'isola di instagram. Come dite? Sarebbe l'isola dei merletti? No, vi sbagliate. Mezza giornata a Burano e vincete l'instagram. Garantito.
Fatto sta che a Burano si lavora al tombolo per creare merletti complicatissimi (altro che uncinetto e ferri) che si possono ammirare anche all'interno del museo del merletto.
Leggenda vuole che le case siano state dipinte con colori così sgargianti per permettere ai pescatori di ritorno dal lavoro di riconoscere la propria casa anche in caso di nebbia fitta.
Un'improvvisa invasione di gatti
È il campanile che è storto, non la mia foto eh.
E, per concludere, un bel male agli occhi
Quindi, se vi capita di venire da queste parti, va bene Venezia, ma un saltino a Murano e Burano io lo farei. Ricordatevene.