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Un giorno al Salon du Livre de l’Estrie in Canada

Creato il 21 ottobre 2015 da Beltane64 @IrmaPanovaMaino
Il Salon du Livre de l'Estrie si è svolto in Quebec dal 15 al 18 ottobre 2015 presso il Centre des Foires de Sherbrooke Un giorno al Salon du Livre de l’Estrie in Canada

Sono stata al Salon du Livre de l'Estrie, in Canada. Il mio primo Salone del Libro. Mi piace pensare che sia stato il caso a portarmi lì. Mi trovo oltreoceano da Agosto, per motivi di studio, e un giorno ho casualmente adocchiato un bel manifesto celeste in biblioteca: Salon du Livre. Ho deciso subito di andare, se non altro per scoprire com'è questo tipo di evento. Il weekend scorso, allora, mi sono infagottata in sciarpa, cappello, cappotto, giaccone di lana e quanto di più pesante sono riuscita a trovare nell'armadio. Mi sono gustata lo spettacolo della città innevata mentre aspettavo l'autobus. Sono arrivata a destinazione, il Centre des Foires, dove non ero mai stata, e mi sono messa in coda per il biglietto d'ingresso. 3 dollari canadesi, circa 2 euro.

Un giorno al Salon du Livre de l’Estrie in Canada
Appena arrivo all'ingresso vero e proprio, una signora sorridente e simpatica mi timbra qualcosa sulla mano e mi dà un programma. Mi indica le porte. Le apro e... wow! Un'ondata di colori e di persone che chiacchierano, copertine scintillanti su scaffali pieni di cartellini, Nouveauté, Littérature, Québec. Ci sono almeno quattro bambini che si stanno contendendo una copia di un fumetto che non conosco. Due signori di mezza età vanno verso un padiglione pieni di sacchetti con i loro acquisti. Un ragazzo con un badge sorride a un piccolo pubblico che gli si è formato davanti. Che sia uno scrittore? Decido di sì.

Un giorno al Salon du Livre de l’Estrie in Canada
La prima cosa è stata andare al banchetto informazioni, dove un uomo simpatico mi spiega quali sono i padiglioni e quale parte del programma guardare. Mi augura buon divertimento.
Inizio a girare. Fantasy, romanzi rosa, letteratura non di genere, storia, spiritualità e persino una sezione Canada Amérique. Prendo in mano due libri gialli, guardo le note biografiche sugli autori, poi leggo le trame. L'occhio viene attratto da uno stand dove c'è gente vestita da folletti con delle fiaccole infuocate. Seguo un incontro su come scrivere un album de conte, poi vado verso il padiglione dove si tiene una tavola rotonda sull'essere e lo scrivere, poi trovo il mio piccolo angolino: il mondo dei fumetti. Si tratta di una specie di stanza, un padiglione in disparte rispetto agli altri, dove una serie di pouf sono stati posizionati per terra, accanto a tavolini con sopra album a fumetti, oppure negli angoli. Ci sono Garfield, i Simpson, i Minion, delle satire québecoises. E i bambini sono seduti lì, a leggere indisturbati. Tantissimi ragazzi - avranno la mia età - esplorano il contenuto degli scaffali e diversi adulti si sono appropriati di un pouf semi-nascosto per leggere in pace un fumetto. Sono questi ultimi che mi fanno sentire particolarmente "a casa". Leggo qualche pagina di tutto, mi commuovo - eh, sì! - con i Minion e rido alle battute dei Simpson.

Un giorno al Salon du Livre de l’Estrie in Canada
Appena esco, trovo il ragazzo di poco prima che sta per iniziare una conferenza sullo sport e la vita. Vado ad ascoltarla.
Verso le 17 inizia ad essere tutto più calmo e ne approfitto per andare a spulciare gli angoli che erano stati presi particolarmente d'assalto. Non so cosa sia stato a rendere la mia giornata così speciale né cosa mi aspettassi di trovare. So che mi sono divertita. Con poco, con nulla, con un po' di libri e delle persone con cui condividerli.

La lettura è quella cosa indefinibile - né un'attività né un hobby né un lavoro - che viene apprezzata perché tale; può essere solitaria, condivisa, può aprire ferite o concedere un break dal mondo: non ha un senso né uno scopo. La lettura è quella cosa che c'è sempre, perché trova sempre le parole giuste per esserci.

Il Salone del Libro, per me, è stato un po' come festeggiare il compleanno della mia amica Lettura. È una festa che consiglio a tutti.


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