Un giorno che non esiste

Creato il 31 agosto 2014 da Leggere A Colori @leggereacolori

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Sto male, sto bene, il mondo sta in piedi un attimo senza stampelle, il tempo di una notte che entra dal finestrino con l´odore di macchia mediterranea, forte. Ci dividiamo questi fumi dei tubi di scappamento, che scappiamo anche noi col fumo delle città sulle spalle, ci spartiamo l´odore sgradevole dei bagni degli autogrill, le piazzole gratuite, i cartelli di benvenuto a “chissenefrega” che poi é solo un posto come il nostro niente di meno. Sto male, sto bene, sto che torno dopo aver visto di tutto, rimandato, messo in muto, smesso di seguire l´arco tracciato dal tempo.

Cerco di capirmi, di darmi una latitudine, di scusarmi per le cattiverie e le guerre dichiarate, mentre c´é chi chiede gli autografi ai piromani, chi va a cena con gli assassini della grammatica italiana e ride degli attacchi di panico. Sto male, la gente in cerca di gioielli si accontenta bigiotteria leggera, prende gli animali e li tratta come stupidi, si entusiasma ancora per gli stessi finali, ripete mentalmente l´ultimo bacio, rimpiange la domenica di una volta dove sulle tovaglie c´era il senso di una settimana intera. Succede una quantità di cose inaudita nel “frattempo”. C´é chi si veste bene anche per il menu turistico, chi graffia le macchine per invidia, chi si ripete per scaramanzia.

Sto male, sto bene, sto a metà strada tra il non so e l´ho sempre saputo ma non venire a dirmelo. Sto male, é saltato il contatore senza il mio permesso e non fanno più le cose che funzionano con le manovelle tranne le paranoie. Le faglie mi spostano, le chiamiamo voglie, desideri tellurici. State bene anche voialtri, come fingete, ma basta un silenzio per aprirvi le spaccature. Si però mi fermano mica, veniamo sempre mossi, scrivo dalle 7 su Facebook che sono operativo su anche se sono in vestaglia a pensare a cosa fare delle persone dopo la colazione. Sí però, ci pestiamo i piedi perché non ci hanno dato ali.

Sto male, sto bene, tutto questo mi si ritorce contro la gastrite. Benvenuti, oggi é una giornata fastidiosa, la temperatura é di 27 gradi, forse sopravvivremo a qualche missile ma non alla pubblicità, tra poco atterreremo in un altro paese dove non esiste mondo. Potete accendere gli occhi su una delle assistenti di volo senza invidiare i loro fidanzati al segnale acustico, il capitano vi augura di lasciarvi andare, dopo aver slacciato la cintura. L´uomo d´affari piega il giornale, il gatto sotto il sedile si lecca i baffi. Sui nastri trasportatori i nostri stracci e i regali, tutti sospesi, speriamo che non si siano persi a Malpensa. Un biondo cenere col cappello dice alla sua fidanzata ” Ah, io se avessi una possibilità non la sceglierei, son tutte fregature, ti arrivano solo le possibilità che non vogliono gli altri. Capisci?”. Forse rimpiango i tempi in cui guardavo Forum.

Con un nastro trasportatore lentissimo vieni a volermi bene ora che sono in vacanza per poche ore ancora e abbiamo tempo di pensare alle cose importanti senza paura che qualcuno ce lo rinfacci a cena. Sto bene, sto male, é solo uno sfogo, sto bene anche quando non prendo la pastiglia, quando guardo vecchie foto, aspetto risposte a nessuna domanda. Esci dall´assetto di guerra, esci dall´obbligo delle promesse, non pago nemmeno il sorriso delle veline ma a te ti offrirò un viaggio su un dirigibile e potremo sorvolare e fregarci dei cartelli stradali 150 metri prima e 150 metri dopo. Potremo anche non farci capire se vuoi. Confonderci e poi tornare in noi.

Quando certe cose ti esplodono nel petto poi mica le ricomponi, e dove finiscono le memorabili crisi dei silenzi plateali finiti in pianti, in bicchieri rotti che tanto volevi buttare, in multe per eccesso di distrazione. Non metterti l´impermeabile ora che devo piangerti addosso, un attimo, assorbimi che devo vedere se siamo vivi. Lascia stare lo scontrino. Voglio solo le mani, le mani vuote, le mani piene mentre la gente si spara con fucili che costano più della nostra macchina, mentre i fiori non fanno abbastanza compagnia ai nostri cari partiti per non tornare, mentre partirà un altro Shuttle e cambieremo partito e i vestiti dell´anno precedente non ci staranno più. Oggi, che é il giorno che non esiste. Voglio solo le mani, le so guidare, per chi mi prendi, so ancora sognare.



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