Magazine Cinema
TRAMA Una ragazza dopo aver vissuto un trauma decide di partire per il Brasile assieme a una missionaria per visitare le comunità di indios che vivono nelle foreste, ma preferisce poi andare nelle favelas. In Italia, nel frattempo, sua madre è preoccupatissima per lei, ma le due non riescono a dialogare. RECENSIONE Dopo L'uomo che verrà, film importante nel panorama italiano degli ultimi anni, Giorgio Diritti torna con un'altra storia che presenta diversi punti di interesse. Presentato al prestigioso Sundance Film Festival, dove ha ricevuto lusinghiere critiche dalla stampa estera misteriosamente taciute dai media italiani che questa volta non hanno minimamente appoggiato l'uscita del film dell'acclamato regista bolognese, una volta uscito nelle nostre sale è andato incontro all'inevitabile fallimento commerciale. Il regista, dopo aver fatto i conti con un infausto episodio di storia nazionale, il che gli aveva del resto procurato molta visibilità, decide di esplorare temi non meno coraggiosi ma di minor appeal per il nostro pubblico, ovvero le condizioni dei brasiliani poveri, quelli che vivono nelle foreste e nelle favelase quindi si addentra nel loro mondo e ne restituisce la lingua (come L'uomo che verrà era uscito coi sottotitoli perché in dialetto, così quest'ultimo film è quasi totalmente in brasiliano). Diritti scruta l'universo che descrive con lucidità, cercando di restituire i pregi e i difetti di quel mondo incontaminato in cui tutti sorridono anche nella più grande miseria, ma in cui un padre è capace di vendere il figlio neonato mentre la madre è al lavoro. Con la stessa lucidità, senza giudizi o provacazioni, ci mostra l'operato delle suore, sia quelle missionarie sie quelle che se ne stanno a ricamare in un convento. E accanto a questo protagonista geo-sociale, il Brasile, c'è una protagonista in carne e ossa, interpretata efficacemente da una sfuggenteJasmine Trinca, una donna che cerca qualcosa, un'identità, un senso. Ma avere il coraggio di trovare se stessi comporta grandi sacrifici e dolori, analoghi a quelli vissuti quando si scopre di essersi persi. In definitiva un film coraggioso, serio, silenzioso, contemplativo, con una bella fotografia e una bella musica, che lancia molte riflessioni ma preferisce non arrivare a nessuna conclusione, non aggiungendo però nulla di nuovo alle precedenti considerazioni cinematografiche in materia di religione, ricerca di se stessi, terzo mondo, sfruttamento.. VOTO: 7
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Opere prime in concorso a ShorTS International Film Festival
Sono ben dieci le opere prime italiane in concorso quest’anno nella sezione Nuove Impronte a ShorTS International Film Festival di Trieste, in programma dal 2 a... Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA -
Whiplash [Recensione]
Finito il film non ho potuto fare altro che schiacciare il tasto Rew e riavvolgere “il nastro” di circa dieci minuti, per rivedermeli ancora. Leggere il seguito
Da Paopru
CINEMA, CULTURA -
Going Clear: Scientology e la Prigione della Fede – Trailer e Manifesto italiani
Il 25 Giugno arriva nelle sale italiane, distribuito da Lucky Red, l’attesissimo documentario Going Clear: Scientology e la Prigione della Fede del regista... Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA -
Going clear, il trailer del documentario su Scientology
Uscirà il 25 giugno Going Clear: Scientology e la prigione della fede, il documentario sulla famosa e discussa setta americana presentato all’ultimo Sundance... Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA -
Nastri d’Argento 2015: Garrone, Moretti e Sorrentino in ‘cinquina’ con Costanzo ...
Si sfidano ‘in casa’ ai Nastri d’Argento, dopo l’exploit-senza premi- al Festival di Cannes, Matteo Garrone, Nanni Moretti e Paolo Sorrentino, tutti e tre... Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA -
Nastri d’Argento 2015: le candidature
Di seguito riporto l’elenco delle candidature ai Nastri d’Argento 2015, riconoscimento assegnato dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani... Leggere il seguito
Da Af68
CINEMA, CULTURA