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Un post quasi finito nel dimenticatoio. Perchè? Volevo avere l'ispirazione per scrivere e parlare di quella giornata...e come tutte le cose che aspettano per essere perfette, finiscono per ultime.
Quella del 1° di novembre (si, avete capito bene...quasi un mese fa!) è stata una giornata particolare, a cui tenevo.
Un po' triste, anzi, meglio dire nostalgica. Nel senso che il ritorno in una citta' dove hai vissuto da bimba per qualche anno, dove hai lasciato degli affetti, dei ricordi seppur molto annebbiati, ricordi belli, ricordi brutti, lascia sempre un po' di malinconia dietro.....
Avevo l'eta' di mandorlina (poco piu'), l'eta' della materna (che incredibilmente ricordo alla perfezione nonostante la tenera eta').
Avevo una nonna che adoravo (che caratterino che aveva!!).
Quella bellissima nonna sempre elegante , che ci staccava una guancia con un pizzicotto quando andavamo a trovarla, che ci preparava i tortellini, la torta fritta (a breve anche la ricetta) e un sacco di altre cose...
Una citta' che per chissa' quale motivo ho rifiutato per anni nella mia adolescenza. Forse solo per il fatto che dovevo andare forzatamente dopo la separazione, ma questa è un'altra storia!
Fatto sta che, adesso da mamma, non vedevo l'ora di tornare, entusiasta di questa gita fuori porta, per andare a trovare i ricordi di quella nonna, per andare a trovare il nonno di Mandorlina.
Una citta' che, adesso da adulta, ho rivalutato tanto.
Piccola, raccolta, bella, a misura d'uomo, con tanta gioventu', dove si mangia divinamente...i suoi bar storici in Piazza Garibaldi, il parco della Cittadella, la bellezza di girare tranquillamente in bicicletta e perchè no, Parma avvolta nella nebbia.
E in effeti Parma offre tutto, è cibo, cultura, arte e divertimento.
Abbiamo fatto una bella passeggiata da turisti, una sosta a casa (quanti ricordi), un pranzo nella campagna di Parma, a Cafragna, in una Trattoria che di trattoria aveva ben poco, ma aveva dei tortelli di zucca da invidia, dei salumi da urlo e un risotto al tartufo fantastico (nonno di Mandorlina ci ha preso letteralmente per la gola).
E ciliegina sulla torta, anche mandorlina è rimasta seduta (certamente non in silenzio) per quasi tutto il pranzo, con il suo piatto di polpettine (eccezionali pure quelle).
Unico neo, la cortesia non era nel loro stile, ma abbiamo chiuso un occhio e abbiamo divorato tutto!
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