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Un governo di larghe intese

Creato il 02 novembre 2011 da Pps @ppsposato
Ho volutamente evitato, fini ad ora, di trattare argomenti politici su un blog dedicato ai problemi manageriali, convinto che politica e lavoro andassero tenuti separati, ma l'evolversi della situazione politica del nostro paese mette talmente a rischio imprese e posti di lavoro, che non é più possibile sottrarsi al dovere di esprimere le proprie opinioni su quanto sta accadendo.
Si dice che tutto sistema della Comunità Europea, con la sua moneta, é sotto attacco, ma che, dopo la Grecia, l'anello più debole é l'Italia, sia per il suo elevato debito pubblico, sia per la scarsa credibiltà dell'attuale governo; dato che questi sono fatti innegabili, viene proposto, sempre con maggior forza e da più parti, la costituzione di un governo di larghe intese.
I timori di molti cittadini italiani, sentita questa proposta, credo si potrebbero aggravare, poiché nessuno, sino ad ora, ha spiegato, in modo chiaro e comprensibile a tutti, quale potrebbe essere il nuovo governo e quali potrebbero essere le larghe intese. Come é possibile recuperare credibilità sui mercati finanziari se l'alternativa é:
  • dimissioni dell'attuale governo
  • costituzione di un nuovo governo formato da chi?
  • presidenza del consiglio affidata a chi?
  • larghe intese su che cosa?
Ho ascoltato tutti i dibattiti possibili alla televisione ed ho capito bene una sola cosa: stante le dichiarazioni dei rappresentati politici dei diversi partiti, un governo di larghe intese non esiste, poiché non c'é intesa sulle pensioni, sulla riduzione della spesa per il pubblico impiego, sulle modifiche al mercato del lavoro, sull'imposizione di una patrimoniale mobiliare od immobiliare che sia, sulla vendita dei beni dello stato e, neanche, sulla possibilità di cambiare o meno la legge elettorale e poi andare a votare.
Come é possibile che, in queste condizioni, ne emerga un governo credibile rispetto all'attuale, già innegabilmente non credibile?
Spero, per noi tutti, indipendentemente dalle nostre convinzioni, che qualche politico, dotato di coraggio civile, nei prossimi giorni esca allo scoperto, spiegando agli Italiani con chi vorrebbe fare un governo di larghe intese e su quali punti ha già trovato l'intesa; in mancanza di una mossa del genere, gli speculatori ci continueranno a massacrare, fino a quando le nostre banche e le nostre imprese potranno essere comprate con pochi spiccioli. Solo allora capiremo chi ha innescato questo attacco all'euro.

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