Un gruppo di ricercatori inglesi, in collaborazione con i ricercatori dell'università di Napoli, hanno condotto uno studio sul sonno per vedere quanto il sonno sia importante per la nostra esistenza. Fin da piccoli ci hanno martellato la testa con la storia del dormire almeno 8 ore. Il che vuol dire che già in partenza dormiamo 1/3 della nostra vita. Ce ne rimangono 2/3. La ricerca però non era tesa a svelare quanto ci rimane da vivere (in parte sì), bensì era rivolta a studiarne gli effetti sulla nostra vita.
Gli studiosi hanno confermato che bisogna dormire tra le 6 e le 8 ore. Un tempo lessi che il cervello per memorizzare la giornata e metterla nel cassetto dei ricordi doveva dormire almeno 6 ore. Dormire meno di 6 ore porta a non registrare tutte le informazioni raccolte durante il giorno. Per un periodo abbastanza lungo ho cercato di perdere meno ricordi possibili e cercare di far rientrare il mio sonno in un arco di almeno 6 ore. Piano piano sto scendendo ad accettare la soglia delle 5 ore. Mi costerà un'ora di ricordi? E sia, spero solo sia un'ora lavorativa!
Tra i risultati più allarmanti che emergono dalla ricerca, c'è la stima della vita media dei dormienti. Emerge infatti che chi dorme meno di 6 ore a notte, ha il 15% di possibilità in più di morire prima dei 65 anni. Ma chi dorme più di 8 ore ha il 30% in più di possibilità di morire prima di quelli che dormono meno di 6 ore. Alla luce di questi dati, la stima della vita (che dorme meno di 6 nella settimana, e più di 8 nel week end) del sottoscritto presenta notevoli problemi, che andrebbero valutati con l'ausilio di una tavola statistica, o la stima di un valore delle ore di sonno ponderato.
Vorrei incontrare questi emeriti studiosi e chiedergli come hanno fatto. Hanno per caso riesumato i morti chiedendo loro quante ore dormissero, constatando che i morti prima dei 65 anni dormivano o troppo poco o troppo a lungo e che, i morti dopo i 65 anni avevano un valore minimo di 6 ed un valore massimo di 8. Oppure hanno seguito degli individui per l'intero arco della loro vita, segnando notte dopo notte tutte le ore delle loro dormite mettendo una X al giorno della loro morte. O ancora, facendo una stima del livore delle occhiaie, hanno stabilito una scala di colore che misura quanto resta da vivere ad un individuo? Ma soprattutto, non ci avranno dormito la notte per fare questa ricerca?
Conclusione:
Ma non sarà semplicemente che chi sta in salute dorme meglio??