A circa 110 milioni di anni luce di distanza dalla Terra, la luminosa galassia a spirale barrata NGC 3259 si stava formando in bande scure di polvere e gas.
Qui sulla Terra in quello che sarebbe poi diventato il Goddard Space Flight Center della NASA un dinosauro erbivoro lasciò la sua impronta nel fango del Cretaceo. Venerdì, 17 agosto 2012, Ray Stanford, definito cacciatore di dinosauri per le sue scoperte precedenti, ha reso pubblica la posizione di tale impronta al Goddard della NASA e al quotidiano americano Washington Post. In realtà, la scoperta è avvenuta qualche tempo fa ed ora il fossile è in attesa di essere studiato.
“Deve essersi trattato di un grande dinosauro corazzato,” ha affermato Stanford. “Pensiamolo somigliante ad un serbatoio a quattro zampe”. Dalla conformazione dell’impronta dove essere un dinosauro anche molto pesante. Inoltre, la sabbia doveva essere mescolata con ossido di ferro o di ematite, in modo da fornire l’ottimo stato di conservazione dell’impronta molto simile al cemento.
Questa impronta mostra il piede destro posteriore di un nodosauro, un basso e lanciato dinosauro mangiatore di foglie d’erba, e probabilmente dotato di una grande agilità e velocità nei movimenti in base al fatto che il tallone non si è solidificato nel fango del Cretaceo.
Ray Stanford è un cacciatore di dinosauri che nel suo background anche la scoperta di una nuova specie di nodosauro da un cucciolo fossile trovato nei pressi dell’Università del Maryland, a College Park. Scoperta che è stata anche pubblicata in un articolo. Confermata l’autenticità di questa traccia da David Weishampel della Johns Hopkins University di Baltimora, autore del libro “Dinosaurs of the East Coast.”
Stanford ha avuto dei campioni di materiale della roccia sedimentaria del Periodo Cretaceo dalla US Geological Survey. Analizzando i grani di polline conservati nella pietra è stato possibile ricavare informazioni sulla roccia sedimentaria dell’era del Cretaceo che ha un’età di circa 110-112 milioni di anni. Il periodo Cretaceo si colloca tra i 145,5 and 65,5 milioni di anni fa e fu l’ultimo periodo dell’Era Mesozoica.
L’impronta si trova in terra federale, per cui rimuoverla potrebbe potenziamente andare a violare ben tre leggi: l’Antiquities Act, (le leggi dell’Antichità), l’Archaeological Resources Protection Act e il Paleontological Resources Preservation Act.
Officialmente la NASA si consulterà con lo Stato del Maryland e con i paleontologi per formulare una documentazione e per preservare la scoperta.
Stanford ha anche individuato e presentato diverse impronte più piccole di teropodi carnivori con tre dita, ai funzionari del Goddard dallo stesso sito di ritrovamento. Ha definito il posto del ritrovamento come “poetico”.
“Gli scienziati spaziali possono camminare qui… E stanno camminando esattamente dove questo grande, pesante dinosauro corazzato camminava forse 110-112 milioni di anni fa”, ha detto Stanford.
Fonte SpaceREF: Cretaceous Dinosaur Footprints Found at NASA Goddard Spaceflight Center – http://spaceref.com/news/viewpr.html?pid=38214
Sabrina
COMMENTI (1)
Inviato il 27 agosto a 00:13
*Anche in Italia..dove oggi si coltiva il mais in Piemonte al confine con la Liguria vi erano dinosauri marini..:squali ben più grandi di quelli esistenti oggi, denti fossili ,cefalopodi, varie conchiglie di mare, echinodermi erano viventi dove oggi si coltiva la terra..vicino ad i castelli..Chissà se i Marchesi del Carretto sapevano già che sotto i basamenti dei loro castelli una volta esisteva il mare e dinosauri..non erano scienziati ma le sirene le conoscevano..Morando *