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Un improvvisato viaggio da Christchurch ad Auckland

Creato il 26 febbraio 2011 da Angelozinna

Ero li`, a sedere su una panchina, a mangiare sushi, che ormai e` diventato il mio pane quotidiano, quando il mio amico tedesco mi chiama dicendomi “devo rilocare un camper a Auckland, che fai vieni?”, “perche` no” ho pensato, avendo due settimane libere prima di cominciare a lavorare. Con un annuncio su internet abbiamo trovato prima un ragazzo francese volenteroso di aggiungersi a noi, poi una ragazza, anche lei francese, somigliante pero` a un hobbit appena uscito dal Signore degli Anelli, ma noi, che razzisti non siamo, siamo stati felice di accoglierla. La rilocazione, pratica diffusa da questo lato del mondo, consiste nel riportare un mezzo, che qualcuno aveva in precedenza affitato, al punto di origine, non dovendone di conseguenza pagare il costo del noleggio ma solo la benzina, il che e` un ottimo sistema per viaggiare pur avendo un tempo limitato per farlo. E cosi` siamo partiti, io, il tedesco, il francese e l’hobbit. Il giorno dopo il terremoto ha spazzato via Christchurch.

Il primo autostoppista caricato era olandese, ha dormito per la maggior parte del viaggio, finche un grosso TIR non ci ha quasi tamponato, picchiando il suo specchietto in un angolo del nostro camper. Lo spavento pero` non e` giunto dal colpo, ma dalle minaccie di morte e le offese alle nostre madri provenienti dal simpatico camionista che apparentemente dava la colpa a noi per il suo tenatato omicidio. Con il sorriso abbiamo continuato sul nostro percorso verso nord, prendendo il traghetto notturno da Picton a Wellington, per poi proseguire lungo la costa est verso Napier al mattino, troppo presto per me, troppo tardi per gli altri. Il piano era passare dall’East Cape, il tragitto meno battuto, ma a causa del piccolo incidente ci e` stato chiesto di raggiungere Auckland con un giorno di anticipo. Carichi di pasta al pomodoro, abbiamo cosi` deciso di tagliare per il lago Taupo, bellissimo, dove abbiamo scoperto il posto piu` bello del mondo, che pero` non ve lo posso dire cos’e` o dov’e`, perche` se no ci andate tutti e poi non e` piu` cosi` bello. I due autostoppisti tedeschi non hanno parlato molto per il loro breve tragitto, ma il suonatore di ukulele americano che e` salito a farci compagnia poco dopo, prendendo il posto dell’hobbit che ci ha abbandonato per proseguire in un’altra direzione, ci ha raccontato di come abbia raggiunto Tahiti dalla California in barca a vela, pagato dalla sua universita` in cui studia oceanografia, per poi volare in Nuova Zelanda per un po` di meritato riposo. Questo e` gia` il secondo studente/ricercatore americano che incontro, pagato per andare nei posti piu` strani (il primo era andato in Antartico a studiare non so cosa, tipo come fare cubetti di ghiaccio migliori), non male essere studenti negli Stati Uniti a quanto pare, pensando che da noi non ti fanno neanche lo sconto sulla benzina.

Infine siamo arrivati a Auckland, la citta` piu` grande della NZ, che ospita ben il 25% di tutta la popolazione, abbiamo fatto il check-in nel ostello piu` brutto del mondo (di nuovo), e siamo usciti a respirare un po` di buon vecchio smog. Bella vita, la mia.



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