Un Ingegnere “catalano”

Creato il 25 febbraio 2013 da Fugadeitalenti

L’Erasmus apre le porte alla globalizzazione, permette allo studente di abituarsi a una nuova realtà e acquisire un know-how, utile soprattutto in caso di cambi repentini e importanti“: Giuseppe Gugliotta, 37enne ingegnere e titolare di un proprio studio nei pressi di Barcellona, sintetizza così i benefici dell’esperienza di studio universitaria, che l’ha proiettato verso la successiva carriera all’estero.

La storia di Giuseppe affonda le radici nella sua Calabria, da cui parte -a 25 anni- per una borsa di studio Erasmus in Catalunya. All’epoca Giuseppe era studente di Ingegneria: “fu come un salto nel buio“, ricorda ora, “ma affrontato con piena fiducia nei propri mezzi. Il cambio di città coincise con un cambio di mentalità“.

L’anno di Erasmus modifica radicalmente la vita di Giuseppe, che -una volta rientrato in Italia e laureatosi- decide di tornare a cercare fortuna in terra catalana. E’ l’estate del 2003: l’atterraggio a Barcellona, in cerca di lavoro, si rivela inizialmente più difficile del previsto. Ad agosto tutti gli uffici sono chiusi, per cui deve adattarsi a un impiego temporaneo come cameriere. Tra settembre e ottobre arrivano i primi colloqui di lavoro, che si rivelano una sorpresa – purtroppo negativa: “il mio profilo non era appetibile alla maggior parte delle aziende. La preparazione teorica di qualità della vecchia università italiana e la totale inesperienza tecnica a 28 anni erano aspetti sfavorevoli all’assunzione“, ricorda sempre Giuseppe, che annota: “il sistema di studi spagnolo permette agli studenti di ingegneria il lavoro part-time presso studi tecnici convenzionati con l’università, per cui a 25-26 anni sforna ingegneri con l’esperienza necessaria per essere produttivi“.

La Spagna del boom non rifiuta comunque un’opportunità a Giuseppe, che in poche settimane trova lavoro presso uno studio di architettura: in un paio d’anni ottiene maggiori responsabilità e aumenti di stipendio, dimostrando tutto il suo valore. Ma proprio quando cominciano a piovergli addosso sempre più offerte di lavoro da importanti studi ingegneristici di Barcellona, Giuseppe cambia radicalmente rotta: decide di mettersi in proprio, coinvolgendo nella sua avventura imprenditoriale i suoi datori di lavoro, per aprire una sua società di ingegneria, la Pi Group, specializzata nel campo delle strutture.

Nel giro di otto anni Pi Group si costruisce una buona reputazione e supera il momento di crisi iberico, aprendo persino una seconda sede a Murcia. Quel che è più interessante, avvia col tempo una convenzione con le università partner del programma Erasmus, per consentire agli studenti che trascorrono un anno nelle università catalane di usufruire di un’esperienza di lavoro, da inserire nel curriculum. Proprio quell’esperienza che era mancata a Giuseppe…

Ospite della puntata è Claudia Peritore, capo unità Erasmus presso l’Agenzia Nazionale LLP Italia: con lei analizziamo gli ultimi dati disponibili sulla mobilità dei nostri studenti Erasmus in Europa, calcoliamo il saldo netto per il Belpaese in termini di ingressi e uscite di studenti, e ragioniamo sull’importanza di formare la futura classe dirigente del Paese grazie ad esperienze all’estero, che la internazionalizzino.

Nella rubrica Expats apriamo -come ogni ultimo sabato del mese- il microfono alle vostre lettere e riflessioni: oggi ascoltiamo quanto ci ha scritto il nostro ascoltatore Alessandro, in merito al perché i nostri giovani emigrano, lasciandosi alle spalle l’Italia. Cosa trovano oltreconfine… e con quale Paese si confrontano, quando provano a tornare. Un’analisi lucida e spietata del perché l’Italia sia un Paese ormai sprofondato nelle classifiche, in termini di attrattività verso i giovani talenti.

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La discussione di febbraio: I partiti stanno prendendo seriamente in considerazione il problema della fuga dei talenti in questa campagna elettorale? O di come rendere l’Italia un Paese attrattivo per il capitale umano qualificato? Scriveteci una proposta concreta, da lanciare nel dibattito in vista delle elezioni!

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Alla prossima puntata: sabato 2 marzo, dalle 13.30 alle 14 (CET), su Radio 24. Vi aspetto!



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