Quello dell’anno scorso era stato un Loy Kratong per molti aspetti deludente, tant’è che ne era uscito fuori un post dal titolo categorico: Loy Kratong, mai più lì!. Mi ero ripromesso di ritornare a Chiang Mai dove questa festività è molto sentita e viene celebrata in grandi e piccoli templi con profondo rispetto per le tradizioni. Invece, ancora una volta, è stato il naturale scorrere della vita a stabilire che sarei stato a Bangkok anche per questo Loy Kratong, così da condividere con la strana famiglia formatasi qui questo momento così speciale.
La luna e il Tempio, in 2 parole il senso del Loy Kratong
L’invitata d’onore non s’è fatta attendere e puntuale come ogni anno nella dodicesima notte di luna piena del calendario lunare è apparsa in cielo in tutto il suo splendore. A tratti leggermente velata dalle nubi è sempre lei la protagonista in questa notte in cui i tailandesi ringraziano per le cose buone accadute durante l’anno che finisce e pregano per quello che sta per iniziare: la LUNA, พระจัน, Praa Jian (in cui Praa è l’appellativo riservato ai monaci).
La tradizione vuole che vengano affidati al “fiume" - mè naam (แม่น้ำ) si traduce come fiume ma letteralmente significa "madre acqua" - i "kratong - กระทง" (piccole imbarcazioni fatte di tronchi di banano e abbelliti con foglie, fiori, candele e incensi). L’azione di adagiarli e lasciarli galleggiare (in tailandese loy - ลอย) è preceduta da un momento di raccoglimento e preghiera. In molti affidano al cielo le loro preghiere con i Khom Loy - โคมลอย, delle “mongolfiere” di carta che trasformano il cielo della Thailandia arricchendolo per l’occasione di nuove costellazioni.
Khom Loy a Bangkok
Purtroppo i processi di modernizzazione non sempre portano progresso. I tronchi di banano dei kratong sono oggi spesso sostituiti con polistirolo così che invece che ringraziare la madre acqua per i benefici che porta al paese si inquinano in una notte gran parte dei fiumi e degli specchi d’acqua della Thailandia. Questo noi non lo volevamo - anche per evitare che appena messo in acqua il nostro “battello” ecologico (l’anno scorso ne avevamo comprati 2 fatti di mollica di pane) venisse preso per fregarsi i soldi che vi si adagiano sopra. Ecco così che invece di scendere al fiume…siamo saliti sulla montagna.
In processione verso la vetta della Montagna d’Oro - Wat Saket
Chinatown (Yawarat) è un quartiere sempre in festa ma che fosse così affollato per il Loy Kratong non me l’aspettavo proprio! Non so quantificare il numero di persone in fila per salire in cima a Wat Saket. Un’atmosfera festosa, magica, con gente di tutte le età affascinate dallo spettacolo che aveva davanti agli occhi mano a mano che si saliva. Il suono delle campane suonate come preghiera e le nenie dei monaci che gli altoparlanti trasmettevano sembravano indicare che l’ascesa al cielo delle nostre richieste fosse assicurata. Qualche turista accaldato si guardava intorno domandandosi come fosse possibile che nel secondo millennio dell’era moderna ci fossero così tante persone - e moltissimi giovani - con un tale senso di spiritualità. Ma forse era solo la magia di una prima volta, perché ammettiamolo, tutto sembra speciale quando è la prima volta!
Khom Loy sul cielo di Bangkok
E se lo spettacolo del panorama dalla cima è bellissimo di giorno non posso descrivere a parole quanto possa essere speciale in una notte come questa (e mi spiace che neppure le foto rendano l’idea). In più punti si vedevano alzarsi in lontananza colonne di lanterne luminose e fuochi d’artificio che dal Chao Phraya illuminavano il cielo di Bangkok. Per gran parte del cammino sono stato accanto ad una mamma con il figlio in braccio che indicava al piccolo i puntini luminosi in cielo facendogli congiungere le mani in segno di preghiera. Poco più avanti il papà scattava foto che riguardava immediatamente per essere certo che il ricordo del momento fosse stato ben immortalato.
Fiori luminosi
Sulle pendici del colle artificiale, ridiscendendo verso la città, ci siamo trovati inaspettatamente a risolvere il problema del nostro “kratong”: invece di abbandonare sul fiume o su un canale qualcosa che avrebbe contribuito ad inquinare, abbiamo fatto galleggiare una candela a forma di fiore nella vasca antistante un piccolo tempio dove un monaco elargiva abbondanti benedizioni ed un altro rimuoveva dalla fontana le candele oramai spente. Insomma un “ecokratong" molto speciale!
I Quattro Moschettieri del Loy Kratong
Dove festeggerò il Loy Kratong l’anno prossimo? Difficile dire dove sarò il 7 novembre 2014 e inutile fare programmi così in anticipo visto che tanto poi non li mantengo. Di sicuro però cercherò di mantenere i buoni propositi fatti per il rispetto delle tradizioni e la tutela dell’ambiente!
Invece di maledire il buio è meglio accendere una candela.
Lao Tzu
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Tags: loy kratong, bangkok, buddismo, religione, Wat Saket, montagna d'oro,
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