La nuova frontiera delle rinnovabili potrebbe davvero essere l’energia prodotta dalle onde marine. Secondo il Cnr, infatti, il settore potrebbe attrarre investimenti per oltre 100 miliardi di euro da qui al 2030. Una cifra davvero ragguardevole, grazie alla quale si potrebbero sfruttare i mari del mondo per produrre il doppio dell’energia consumata in Italia.
Un cammino ancora molto lungo, i cui primi passi sono stati compiuti dalla Scozia, che nel 2007 ha costruito una centrale idroelettrica capace di utilizzare l’energia delle onde.
A distanza di cinque anni, nelle Isole Orcadi, è stato invece costruito il primo ‘parco eolico’ sottomarino, con pale che ricordano in tutto e per tutto quelle eoliche ma che sono posizionate sott’acqua e fatte girare dalle correnti.
Quello dell’energia marina è un settore particolarmente strategico per il nostro Paese, che in Europa è secondo solo alla Gran Bretagna per quantità di chilometri di costa.
E proprio per quanto riguarda l’Italia, le aree di maggior interesse sono quelle dello Stretto di Messina, del Canale di Sicilia, delle Bocche di Bonifacio e della Laguna Veneziana.
Al momento, ci si sta concentrando sulla zona dello Stretto dove sono stati avviati gli studi sul fondale per individuare i luoghi più adatti per posizionare le turbine.
[foto da julienews.it]