Un “mi piace” su un nostro link può turbare il giornale La Provincia, che cerca ancora di strumentalizzare il dibattito nel Pd

Me la immagino con quel suo dolce sorriso radioso, la consigliera provinciale Maria Rosa Zanacchi. Vede il mio link, dà uno sguardo all’articoluzzo, sorride e leggiadramente clicca su “mi piace”. E come no? È un pezzo di questo blog per Maura Ruggeri, come non dedicare un sorriso di simpatia alla candidata sostenuta (sui massmedia) non dagli apparati ma dai ragazzi del Pd e dai cittadini e cittadine che la conoscono da tempo? Eppure il “mi piace” , dedicato a un articolo semplice semplice che non critica ma plaude all’impegno della candidata alle regionali con Ambrosoli, è diventato un dramma. In realtà Maria Rosa Zanacchi non ha affatto condiviso un attacco a Ivana Cavazzini, che nemmeno è nominata in quell’articoluccio: ha cliccato mi piace su un pezzo per Maura Ruggeri, che il giornale monopolista ha trascurato, pubblicando un pezzo solo dopo la protesta del Pd, dopo il servizio su Ivana Cavazzini. Anche oggi notiamo due articoli del giornale agricolo-acciaiero su Pizzetti (cronaca di Crema), accanto a un altro su Ivana Cavazzini (sempre su Crema). Anche sabato a pag. 20 altro altro articolo su Pizzetti che afferma non aver mai chiesto un centesimo di rimborso alla Regione Lombardia. Lo aveva già dichiarato a Cremonaoggi, manca Mondo Padano.

Ma sì. Gli animi sono tesi, è campagna elettorale, qui sostengo Rivoluzione Civile ma tutti sappiamo che senza Pd non si può fare un governo serio. D’altra parte il Pd non si dà una linea chiara, indiscutibile e gioca sull’ambiguità tra il sostegno a un anno di governo anti-popolare e un’origine di sinistra, temutissima dagli avversari. Si sapeva del rimprovero griffato Luciano Pizzetti (un marchio di fabbrica al re dei moderati si può riconoscere, no?) anche prima dell’articolo di Gigio, che non mi nomina se no sono guai. E si resta stupiti di una cosa: è il giornale La Provincia, è il blocco agrario-industriale d’antan ad aver creato un monopolio locale, un trust, non il Pd. Invece par che soffra il Pd. Tensione nel Pd anche per una frase sul “voto di scambio” su una pagina Facebook, poi chiarita, si spera, in un dialogo con Virgilio.

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