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Un mondo di maschere tecnologiche? Anche no

Creato il 24 febbraio 2016 da Db @dariobonacina

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Quella che riporto è (Corriere dixit) “la foto di Zuckerberg che fa venire i brividi”, ossia una foto pubblicata via Facebook da Mark Zuckerberg che lo ritrae al Mobile World Congress di Barcellona mentre cammina in mezzo ad una platea di persone immerse in una realtà virtuale mediata da “maschere tecnologiche”:

Accanto a lui una distesa di signori senza sguardo, gli occhi rapiti da una maschera tecnologica, un cavo che sembra uscire dalla testa. Immersi in una realtà altra, ignari che accanto a loro sta passando uno degli uomini più famosi e influenti della Terra.

Fa venire i brividi? In prima battuta sì, per gli scenari che evoca. Ma nello stesso articolo c’è una considerazione che ci riportà alla realtà:

Quell’immagine come allegoria di un futuro che nessuno vuole. Un futuro in cui le incolte moltitudini sono relegate dietro a uno schermo in mondi virtuali. E sorridenti burattinai, gli unici a volto scoperto, si aggirano invisibili tra loro.

Concettualmente non vedo nulla di diverso rispetto al mondo di oggi, in cui chi ha gli occhi aperti cerca di comprendere la realtà che lo circonda, nel tentativo (a volte vano) di evitare di cadere in un mondo mediato dagli interessi di chi veicola informazioni e verità. La maschera tecnologica certamente porta ad un isolamento che potrebbe essere preoccupante. Ma dipende da cosa mostra, e chi ha sufficiente cervello per non farsi assorbire non credo debba porsi troppi problemi.



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