una delle sale del museo della centuriazione
Situato all'interno del municipio progettato dal famoso architetto Aldo Rossi, la visita si snoda attraverso 4 sale che testimoniano la presenza umana nel territorio a partire dall'età della preistoria per concentrasi poi sul periodo romano con la centuriazione.Numerose sono le testimonianze di scavi e reperti, tutti del territorio, con diversi cartelli informativi che spiegano approfonditamente le varie fasi della suddivisione agraria. Scopro così che ad ogni colono, perlopiùex legionari in congedo, veniva assegnato un quadrato di 710 metri di lato, formato da 200 jugeri. Questi assi e queste partizioni hanno dato vita agli insediamenti successivi e vengono tuttora radicati dalla viabilità. In effetti, anche oggi, guidando per queste strade, ci si rende conto di come siano disegnate alla perfezione: sempre dritte e con numerosi incroci, in pratica impossibile perdersi.
testimonianze di vita quotidiana
La visita del museo continua con gli aspetti della vita romana nel territorio centuriato, raccontando la vita delle famiglie, le diverse tipologie di case, gli antichi mestieri e agli attrezzi usati (belle le numerose anfore esposte).
Un territorio quello del graticolato romano che comprende diversi comuni: a parte Borgoricco ci sono Massanzago, Camposampiero, Villanova, S.Giustina in Colle, S. Giorgio delle Pertiche, Campodarsego, Cadoneghe, Vigonza, Pianiga, S. Maria di Sala e Mirano.Con il passare del secolo tutta la zona del graticolato romano venne utilizzata per usi agricoli mantenendo sempre la stessa struttura ed utilizzando sempre le stesse strade con lo stesso piano utilizzato dai romani. Vennero costruite ville venete, paesi, industrie, ma il tracciato è rimasto sempre lo stesso.
Il museo è aperto da lunedì a sabato (domenica su prenotazione) e il costo d'ingresso è di solo due euro.
Saluto il museo di Borgoricco e, sulla strada del rientro, mi fermo ai margini nord del “graticolato”, precisamente a Levada di Piombino Dese, dove ad attendermi c'è villa Ca' Marcello, aperta al pubblico e assolutamente da visitare se si è in zona. Un mix di architettura e natura nel cuore della campagna veneta dove si può ammirare la facciata barocca, i fastosi interni (su prenotazione) con l'elegante salone da ballo di G.B. Crosato e le due barchesse che formano un complesso con pianta a C con un bel giardino all'italiana.
villa Ca' Marcello
La villa è inoltre avvolta da un grande parco di oltre 70.000 mq, con fontane, statue mitologiche e viali alberati dove è piacevole passeggiare e perdersi nel silenzio della campagna.Villa Ca' Marcello è aperta al pubblico tutti i giorni (sabato chiuso) da Aprile a Ottobre.il grande parco di villa Ca' Marcello
Una zona quella della centuriazione romana ricca di testimonianze storiche e artistiche davvero particolari, da scoprire con calma perdendosi tra le antiche vie (quelle meno trafficate), come fecero a suo tempo gli antichi patrizi romani e i nobili veneziani.
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