1. Prevenire è meglio che riciclare. Durante la spesa per il pranzo di Natale o la Cena di Capodanno bisogna considerare il quantitativo di cibi di cui effettivamente si necessita. Consultare a questo proposito, le indicazioni di conservazione e - soprattutto - le date di scadenza.
2. Donare può essere un gesto concreto. In Italia si sono diffuse iniziative di recupero e ridistribuzione di prodotti alimentari dal settore della distribuzione e/o ristorazione, in cooperazione con strutture non-profit o servizi sociali. Sarebbe utile cercare quelle attive nella città di residenza e contattarle per verificare se è possibile destinarle gli alimenti ancora confezionati, o sostenerle economicamente.
3. Raccolta differenziata dello scarto alimentare - ma in maniera corretta. La raccolta degli scarti alimentari, sia cotti che crudi, rappresenta un'abitudine quotidiana per milioni di italiani. Ma per potere trasformare tali avanzi in biogas (combustibile rinnovabile) e in compost (fertilizzante organico per i terreni) è necessario separare tali rifiuti in maniera pulita. Non vanno quindi raccolti con l'umido oggetti in vetro, metallo, plastica, lattine.
4. Cosa mettere nel cestello dell'organico. Possono essere raccolti tutti gli scarti di preparazione dei cibi, sia di tipo vegetale che animale. E' possibile inoltre raccogliere tutti gli scarti commestibili che avanzano dalle portate dei pasti.
5. Utilizzare il sacchetto giusto. Usare nei secchielli sottolavello solo sacchetti in carta o bioplastica certificata ai sensi della Norma EN 13432.
6. Per chi non vuole lavare le stoviglie. Esistono in commercio stoviglie (piatti, bicchieri, posate) in materiale compostabile certificato (ai sensi della Norma EN 13432). Tali stoviglie possono essere trasformate in compost, in impianti industriali, senza costituire rifiuti da smaltire.
7. Attenzione al calendario di raccolta. Se nel Comune di residenza è attiva la raccolta porta a porta, consultare bene il calendario, perché nei giorni di Natale e Capodanno è possibile che vengano modificati o soppressi i passaggi.
8. L'albero di Natale. Se si possiede un albero ceduo (senza radici) è possibile avviarlo a recupero con la raccolta differenziata dello scarto verde del Comune di residenza. L'albero potrà essere avviato a recupero in un impianto di compostaggio, restituendo energia alla terra sotto forma di compost, un concime organico.
9. Il compost. Trasformare gli scarti organici in compost è uno dei modi per contribuire in modo significativo all'uso sostenibile delle risorse. Dal compostaggio nasce un fertilizzante naturale che restituisce sostanza organica alla terra.
10. I marchi di certificazione del CIC. Il Consorzio italiano compostatori ha scelto la garanzia della qualità. Per questo ha creato due marchi, uno per il compost e l'altro per i manufatti compostabili. Utilizzare il compost a marchio CIC e usare manufatti compostabili certificati Compostabile CIC significa avere in mano prodotti di qualità, per un'impronta ecologica più leggera e sicura.