Donne,amiche,colleghe,appassionate di shopping e regali, “siete tutte pronte per l’assalto natalizio???” o forse dovrei dire “siete tutte pronte per l’assalto pasquale o meglio ancora estivo???”
Già, perchè qui ormai di Natale non se ne può quasi più!
Manca poco meno di un mese e gli addobbi luminosi fuori da bar, negozi e centri commerciali iniziano a rovinarsi, fulminarsi e diciamolo pure, stufare!
Eh sì, perchè se è vero che il Natale è quel momento dell’anno che ti fa tornare bambino, ti mette serenità e allegria con le sue luci, le promesse di buoni propositi, i regali e soprattutto i dolci e le cene (tanto poi dopo le feste si sa che si comincia la dieta!), da qualche anno a questa parte arrivati al 25 dicembre del Natale non se ne può più!
Si comincia ad ottobre a vedere palline, presepi, stelle luminose negli scaffali dei negozi e piano piano l’invasione arriva nelle vetrine, per le strade fino a farci perdere la cognizione del tempo e farci pensare che, cavolo, non abbiamo ancora preso i regali per amici e parenti…ma fermi tutti, è ancora novembre!!!
Beh amici, non so come la vediate voi, ma io onestamente non ho voglia di spingere in avanti il tempo che già di per sè corre e soprattutto non ho intenzione di interferire con il normale andamento della vita quotidiana!
Certo, capisco che per quelle menti geniali che curano marketing, vendite e si ritrovano a fare ogni anno bilanci economici spesso precari, il fatto di metterci in testa il pallino del Natale 2 mesi prima del suo arrivo può essere una strategia di mercato, però, siamo onesti:
Babbo Natale a ottobre sta ancora in vacanza!!!
Ammesso che tutto quello che ho detto del Natale in anticipo sia stato letto e sottoscritto da tutti noi, quest’anno il vero “problema” è:
dove, quando, perchè ma soprattutto come dobbiamo festeggiare il nostro Natale?
Eh si, perchè non possiamo chiudere gli occhi su quello che sta succedendo in queste settimane in giro per il mondo.
Non voglio essere retorica, giudicare o sentenziare, ma solo riflettere sul fatto che ogni essere vivente su questo pianeta (e intendo uomini e animali) ha di certo dei valori da perseguire e da coltivare nella sua vita.
Quindi mi chiedo se sia giusto abbozzare anche i segni natalizi che per la nostra società cattolica (e anche consumistica) sono così importanti.
Il fatto è che non trovo giusto limitare per esempio i meravigliosi alberi di Natale o i Presepi nelle piazze, nelle Chiese, negli uffici pubblici solo perchè potremmo irritare una persona che non crede nel nostro stesso Dio….anche se naturalmente questa è solo una mia opinione.
Ecco, cosa diremo ai nostri bambini?
- Babbo Natale non potrà volare quest’anno perchè ha paura?
- Non accendiamo troppe luci perchè potremmo contagiare qualcuno con lo spirito natalizio?
- E infine, Gesù nascerà solo di nascosto sotto al nostro albero?
No, mi spiace, non ci sto!
Sarà perchè sono una fan del Natale e dell’aria che si respira nei giorni di festa a casa mia, sarà perchè a mia figlia voglio raccontare che Babbo Natale arriva ogni anno nonostante tutto, che la speranza può nascere ovunque non solo la notte di Natale, perchè se questi giorni possono rasserenarci un pò io non ci sto a rinunciarci.
E sapete cosa ci vorrebbe per rispondere alle provocazioni sul Natale?
Che in ogni casa splendessero mille luci colorate, colorate davvero di gioia, di voglia di famiglia, di speranza e di amore. Poche ore passate con gli amici, i familiari a scambiarsi doni, a fare dolcetti anche mal riusciti, a ridere di niente e a godere di tutto, di tutto quello che abbiamo, di tutto quello che inseguiamo, dei nostri desideri e della nostra voglia di vivere ancora e ancora e ancora un altro Natale sereno.
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