Un nuovo anno per riscoprire il proprio armadio

Da Susanna Murray
Eccoci di ritorno da una pausa lunghissima, ma non senza delle belle scuse ;)
Innanzitutto è ripartito un anno nuovo carico di lavoro che da una parte mi entusiasma, ma dall'altra mi toglie tempo all'aggiornamento puntale del blog.
Poi devo precisare che nei prossimi mesi ci saranno dei cambiamenti su Io mi piaccio.
Qui già vi avevo raccontato del processo di cambiamento, ma oggi vi informo che ci saranno proprio dei "lavori in corso" nei prossimi mesi, merito delle super-maestre di Blog Lab, che attraverso il corso Laboratorio uno - il blog sei tu,  mi aiuteranno a dare nuovo ordine a questo blog in fermento.
Le sorprese però non sono finite, anzi.
In cantiere c'è qualcosa di cui per ora non posso aggiungere nulla per scaramanzia, ma se procede tutto bene, presto, spero di poter dare qualche dettaglio più preciso.
Finalmente dopo lunghe riflessioni sono giunta alla conclusione che dovevo proprio aprirla una fan page per questo blog in rinnovamento: da ora potete trovare Io mi piaccio su Facebook con uno spazio tutto suo.

Perry Van Muster


Cominciamo l'anno con una dichiarazione non proprio d'intenti, ma più che altro una carta dei nostri diritti dentro l'armadio.
Come mi è venuta questa idea?
Diciamo che ero a cena con un gruppo di donne che pur usando il corpo, il movimento e la loro bellezza come ballerine di flamenco, in realtà scese dal palcoscenico vivono profondi dubbi rispetto alla propria immagine.
Diete strette, rimedi estetici e chirurgici e attività sportiva sono tutti i propositi che hanno fatto per questo nuovo anno.
Se solo sapessero quanto sono belle, soprattutto con le rughe di espressione e le loro curve, ma dirlo non sarebbe servito a molto!

viator.com


Allora pensavo che invece di fare come certe riviste femminili che a gennaio incitano a diete strampalate e nuove attività in palestra sotto l'onda modaiola del momento, io volevo riflettere su altro.
Come ci rapportiamo con il nostro armadio ( e quindi anche con la nostra immagine corporea ) è un processo che ha mille sfaccettature e se volete approfondire l'argomento vi suggerisco di leggere la mia categorizzazione in tipologie con cui le persone "abitano i propri abiti" in 10 aree principali.
La vera novità di quest'anno vorrei che per molte fosse scoprirsi davanti allo specchio e vedersi davvero: con gli occhi dell'amore per se stesse, della fierezza e dell'orgoglio del proprio corpo, del piacere di quell'abito che scivola sulle curve della pancia e dei fianchi femminili.
Ecco la Carta dei diritti del mio guardaroba
  • Io posso aprire il mio armadio e sentire che i miei vestiti mi rappresentano: per colore, modello, forma e materiali.

  • Io ho diritto a prendermi tutto il tempo necessario per decidere se un capo d'abbigliamento mi piace e se mi sento a mio agio indossandolo.

  • Io ho diritto a concentrarmi sulle mie necessità e i miei desideri quando mi vesto.


  • Io ho diritto a spendere denaro per me stessa.

  • Io posso acquistare un abito che mi piace, solo per il gusto di indossarlo e sperimentare con la mia immagine, senza essere vincolata dal colore o dal modello.

  • Io ho diritto a giocare con il mio guardaroba e a non rivestire un unico ruolo sociale.


  • Io ho diritto a chiedere aiuto se vivo un rapporto difficile con la mia immagine corporea, senza per questo sentirmi inadeguata o incapace.

  • Io ho diritto a piacere a me stessa con qualsiasi capo indossi e qualsiasi accessorio ( calzini compresi ;) )

  • Io ho diritto a vivere serenamente il mio rapporto con l'abbigliamento, così da poter dedicare le mie energie ad altre cose della mia vita.



rotten


Visto quante cose di cui abbiamo pieno diritto?
Ora compilate e datate la vostra carta dei diritti personale e se volete potete aggiungere il daily planning per iniziare un percorso di crescita personale che trovate scaricabile sul mio blog di psicologia La stanza dello psicologo.
A presto ;)

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