A luglio Civilization V si arricchirà di nuovi e sostanziosi contenuti: li abbiamo provati in anteprima
Mentre Sid Meier si diletta sperimentando nel dinamico mercato mobile, la quinta incarnazione della sua più celebre creatura si appresta ad aggiornarsi ancora. A tre anni dall'uscita e dopo l'espansione dello scorso anno, Gods & Kings, Civilization V sta raggiungendo quel livello di maturità che spesso gli strategici si concedono dopo svariate aggiunte, un percorso che il prossimo 12 di luglio culminerà con il rilascio di Brave New World. Se i trenta euro richiesti da 2K Games a giugno 2012 servirono per rifinire ed espandere la portata del gameplay nelle prime fasi di gioco, questa volta le attenzioni degli sviluppatori sono rivolte verso quanto accade a partita avviata, ritoccando le fasi di maggior spessore e complessità. In realtà, come abbiamo potuto verificare grazie ad un codice non definitivo messoci a disposizione, alcuni degli inediti sistemi introdotti influenzano l'intero percorso evolutivo della propria civiltà e, volendoci sbilanciare anzitempo, riescono a giustificare senza troppi problemi lo status di espansione vecchio stile, non di un semplice contenuto aggiuntivo. Come al solito l'uscita è unicamente prevista su PC e Mac, con la versione Windows 8 che si avvantaggia, in caso di tablet o monitor touch screen, dei nuovi comandi creati ad hoc e aggiunti a fine 2012.
L'importanza di chiamarsi Ahmad al-Mansur
Installato il client aggiornato alla versione preview di Brave New World, incontriamo il solito compatto insieme di menu a cui siamo stati abituati dalle precedenti versioni del gioco, in questo caso limitato ad una manciata di possibili selezioni per delimitare il territorio della nostra prova. Per fortuna l'unica civiltà a disposizione, il Marocco, non solo fa parte del gruppetto di aggiunte inedite assieme tra le altre a Brasile, Portogallo, Polonia e cavalli di ritorno come gli Zulu, ma si distingue per un bonus che si avvantaggia di una delle principali novità dell'espansione.
Per ogni rotta internazionale, la civiltà di Ahmad al-Mansur guadagna tre monete d'oro e un punto civiltà; praticamente un invito ad espandere rapidamente la propria rete commerciale. Ora, infatti, è possibile stabile tratte di scambio tre le città, con gli stati neutrali e con le altre civiltà, inviando carovane via terra e navi da carico via mare per commerciare beni e quindi accrescere la propria influenza economica sulla mappa. Le evoluzioni tecnologiche e scientifiche daranno modo di espandere il controllo su aree sempre più remote e remunerative, accrescendo contemporaneamente i rischi: avere un numero elevato di merci in circolazione, per andare sul concreto, vuol dire dover porre attenzione ad una quantità di pericoli parimenti alto. Se questa aggiunta sarebbe di per sé un motivo più che valido per prendere in considerazione Brave New World, siamo rimasti colpiti dalla profondità che garantisce influenzando altre meccaniche in gioco, soprattutto quelle che emergono in epoche avanzate. Attraverso la rete commerciale vengono trasmesse anche nozioni culturali, religiose e scientifiche, che ci danno modo di valorizzare e far conoscere le opere dei nostri artisti, scrittori e musicisti, sviluppando il turismo. L'uso dei punti cultura, così, è stato quasi completamente rivisto per fare in modo che la vittoria ad essi connessa diventi un processo dinamico e non esclusivamente rivolto verso l'interno. Ora ci sono musei dove raccogliere i progressi della propria civiltà, scavi ricchi di reliquie da rinvenire e valorizzare così come una nuova figura, l'archeologo, da imparare a conoscere. Il lavoro del mecenate è divenuto complesso ma appagante. Civilization V: Brave New World - Il trailer del Turismo Accanto a due inedite politiche come Estetica e Archeologia, oltre ad una serie di cambiamenti negli alberi di quelle già presenti, bisogna segnalare l'introduzione delle Ideologie che si sbloccano al raggiungimenti dell'epoca moderna. Scegliere tra libertà, autarchia oppure ordine offre accesso a possibilità diverse. Un sostenitore di idee liberali si avvantaggia ad esempio di soluzioni economiche sviluppate e aperte, mentre differenti strade meglio si adattano a fini diversi. Tutto dipende dal proprio stile di gioco nella partita in corso: avere un grosso esercito ed essere aggressivi richiede bonus differenti da quelli necessari per chi ha una sviluppata rete commerciale da mantenere in salute. Qualsiasi scelta si sia fatta, i benefici saranno notevoli ma d'altro canto l'impatto sulla popolazione sarà altrettanto forte e così le possibili conseguenze. Con Brave New World, tra l'altro, la caratterizzazione delle singole civiltà assume un ruolo di rilievo grazie al World Congress. L'organismo si forma quando tutte le forze in campo sono state svelate e anticipa le Nazioni Unite, accrescendo il dinamismo della scena diplomatica. Non si tratta solo di mettere l'embargo su qualche bene di lusso per indebolire un avversario o isolare una civiltà, dato che i risvolti possibili coinvolgono iniziative iconografiche come l'organizzazione di giochi sportivi internazionali. Come ci si presenta al World Congress ha un suo peso specifico, tra l'altro, vista l'importanza assunta dalle relazioni con i singoli avversari. Così ideologie, cultura, turismo e commercio finiscono per integrarsi ancora di piu nell'esperienza di gioco. La buona notizia, tra l'altro, è che chi acquisterà Brave New World senza aver installato Gods & Kings potrà comunque accedere alle meccaniche introdotte allora, soprattutto Religione e Spionaggio, mancando unicamente le civiltà e gli scenari di allora. A tal proposito, l'espansione in uscita a luglio ne conterrà un paio: il primo ambientato in Africa, una sorta di corsa alla colonizzazione, mentre il secondo durante la Guerra Civile Americana. Abbiamo provato quest'ultima, una sfida volta alla conquista della capitale del fronte avversario, e sembra poter aggiungere quella manciata di ore extra che completeranno un pacchetto di tutto rispetto. Nuove civiltà, Meraviglie, meccaniche vecchie rivisitate e altre completamente inedite, oltre ai due suddetti scenari, fanno di Brave New World un passo in avanti sostanzioso e ricco di introduzioni. L'interfaccia e la grafica non sono state toccate, ad eccezione dei menu aggiuntivi, ma la sostanza è presente dove serve. Il prezzo, vicino a trenta euro, è certamente elevato ma ci sono le premesse perché si tratti di una spesa giustificata.