In occasione della giornata delle OASI del WWF, anche l’Oasi La Francesa di Carpi ha aperto le sue porte per un evento eccezionale, la liberazione di alcuni esemplari curati del Centro Fauna Selvatica il Pettirosso.
All’interno dell’Oasi è stato ricreato quello che era il paesaggio naturale dell’Emilia: una palude, dove qua e là affioravano lingue di terra argillose.
Ph: Giulia Annovi
Oltre a vedere varie specie di volatili che trovano rifugio nell’Oasi durante i vari periodi dell’anno, oggi ho avuto la possibilità di vivere l’emozione della liberazione di alcune specie curate presso il Pettirosso.
I primi a essere liberati sono stati quattro ghiri, con il corpo di un topino e la coda da scoiattolo, hanno gli occhi dolci e paurosi. Appena aperta la gabbietta sono scappati in alto sui rami, per sfuggire alla nostra presenza.
Dopo è stata la volta dei ricci. Ce n’erano 18 da liberare. Come tra gli esseri umani anche tra loro c’erano i più timidi e paurosi che si chiudevano appunto “a riccio”, assumendo la forma di una palla di aculei senza testa. Altri invece erano coraggiosi e restavano a testa alta anche tra le mani dell’operatore.
Ph: Giulia AnnoviLa giornata è stata davvero ricca di emozioni. È statobello vedere gli animali che riprendono la loro libertà, che si allontanano felici. È stato fantastico vedere lo stupore dei bambini che vociavano alla vista delle faccine degli animali. È stato entusiasmante vedere tanta gente interessata alla natura.