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Un’ora sola ti vorrei

Creato il 23 luglio 2011 da Queenseptienna @queenseptienna
Un’ora sola ti vorrei

Locandina del film

Scheda film

Titolo:  Un’ora sola ti vorrei
Regista: Alina Marazzi
Montaggio: Ilaria Fraioli
Suono: Benni Atria
Anno di produzione: 2002
Trama:

La ricostruzione del volto di una madre da parte della figlia attraverso il montaggio dei filmati girati dal nonno. Il tentativo di Alina Marazzi è quello di ricostruire la storia di una persona che si era tolta la vita quando lei aveva soltanto sette anni, una persona mai veramente conosciuta e proprio per questo fortemente desiderata. Dalle immagini traspare un forte sentimento di nostalgia per la madre che non c’è mai stata, sentimento necessario ad elaborare la perdita di una persona cara. Un film che in questo trova la sua forza per raccontare una storia che potrebbe riguardare ognuno di noi.
Film di montaggio che A. Marazzi ha tratto da una sessantina di bobine di film di famiglia in 16 e 8 mm, filmati dal 1926 alla metà degli anni ’70 dal nonno materno Ulrico Hoepli (1907), figlio dell’omonimo Hoepli (1847-1935) editore svizzero che fondò in Milano la nota casa editrice. Corriere della sera
I possibili percorsi che apre Un’ora sola ti vorrei sono parecchi. Il più palese è quello che racconta una vicenda tipicamente d’epoca, purtroppo: Liseli (la madre di Alina) si trova a soffrire di depressione, ma la sua malattia viene presa per un capriccio da ragazza viziata. E in quegli anni, quando sia la liberazione femminista che la riforma ispirata a Basaglia erano di là da venire, diverse donne nella condizione di Liseli erano destinate a essere rinchiuse tra le mura di un manicomio.
Subito dopo vi è il ritratto di una famiglia alto-borghese, apparentemente serena. Il nonno, l’editore Hoepli, con l’incredibile mole di riprese fatte, ha testimoniato, forse inconsciamente, una forte volontà auto rappresentativa, come ha tenuto a dire la regista-nipote. La borghesia, come da tradizione, si mette in mostra, e qui lo fa in modo ossessivo, registrando su pellicola ogni momento di felicità familiare. Cinema Avvenire

Trailer

Un’ora sola ti vorrei

Alina Marazzi

Note sul regista

Alina Marazzi è nata nel 1964. Ha lavorato come assistente alla regia per alcuni film e progetti di video arte. Il suo acclamato film documentario Un’ora sola ti vorrei ha vinto come miglior documentario italiano il Torino Film Festival del 2002, e ha ricevuto menzioni speciali dalla giuria al Locarno Film Festival del 2002 ed a livello internazionale al All True Festival in São Paulo in 2003 .
Filmografia
Il declino di Milano, 1992 (52 ‘, Italia, 1992)
Mediterraneo, il mare industrializzato, (52 ‘, Italia, 1993)
Il Ticino e Vicino? (46 ‘, Italia, 1995
Ragazzi dentro (45´, Italia, 1997)
Il sogno tradito (46´, Italia, 1999)
Un’ora sola ti vorrei (55´, Italia, 2002)
Vogliamo anche le rose (84´, Italia/Svizzera, 2007)

Questo film colpisce anche lo spettatore più distratto. La storia si presenta in una veste inconsueta per un film. La protagonista, infatti, descrive la sua vita sfruttando la forza delle immagini, dei filmati e delle parole testimoni reali della sua vita. Liseli racconta attraverso uno scambio di lettere e stralci del suo diario la sua malattia, la depressione che la costringe a stare lontano dai suoi affetti più cari.  Da voce, attraverso questi testi, a suoi pensieri, alle sue paure e alle sue speranze che a seconda dei momenti hanno un diverso interlocutore: se stessa, la madre, il marito, i figli, la migliore amica (l’attrice Sonia Gessner).
Vi consiglio vivamente la visione di questo film perche da’ molto ai sui spettatori e trasmette una serie infinita di suggestioni molto preziose alla mente di uno scrittore.

Per una attenta analisi del film consiglio la lettura di questo articolo


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