Papa Eutachiano
Papa Eutichiano fu eletto il 4 gennaio 275, successore di papa San Felice, fu il ventisettesimo Pontefice sulla Cattedra romana. Proveniva Eutichiano dall'antichissima Città di Luni, in Etruria, città posta oggi ai confini tra Liguria e Toscana distrutta poi dai Normanni.
Si colloca quindi il suo pontificato prima delle vicende che portarono San Donnino a subire il martirio che la tradizione colloca nell'anno 299.
Sempre la tradizione vuole che sia stato Eutichiano a provvedere alla sepoltura di 342 Martiri, in diversi cimiteri dentro e fuori Roma, fu sempre questo Pontefice ad introdurre l'Offertorio nella messa, cioè l'uso di far benedire, dopo il Canone della Messa, frutta e altri cibi, comprese fave e uva, usanza che nel tempo si è corrotta monetizzandosi.
Papa San Eutichiano
Affondano nella tradizione molti altri aspetti della vita di questo papa di cui non si conosce la data di nascita. Morì, dopo aver retto il pontificato per quasi nove anni il 7 dicembre 283 e fu sepolto nelle catacombe di Callisto, lungo la Via Appia, nella cripta dei Papi. Circa 1400 anni dopo le sue reliquie giunsero a Borgo San Donnino dove restarono per il tempo in cui fu Vescovo della nostra città un certo Filippo Casoni, prelato di nobile famiglia ligure, prima di essere traslate nel 1659 a Sarzana la città della Lunigiana che ha preso il posto della vecchia Luni distrutta Filippo Casoni aveva infatti ottenuto dal papa l'autorizzazione a riportarle nella città natale o almeno nelle vicinanze, e, dopo averle tenute a Borgo San Donnino durante la sua permanenza, le destinò per testamento alla cattedrale di Sarzana. Il Papa Eutichiano, fatto Santo, è ora Patrono della diocesi che comprende l'antica Luni, o meglio le sue rovine. E' festeggiato il 7 dicembre, lo stesso giorno di un altro grande della Chiesa di quei tempi Sant'Ambrogio. E' una storia che ci riconduce all'itinerario, ora chiamato Via Francigena, nel tratto appenninico tra Emilia e Toscana, che partiva da Fidenza, l'antica Borgo San Donnino, e Sarzana, l'erede dell'ancor più illustre, a quei tempi, città di Luni.