Un papà tuttofare (V. Russo)

Creato il 16 giugno 2014 da Stefania
E se, un giorno, la mamma dovesse stare fuori per lavoro lasciando tutte le incombenze di casa a papy? Cosa succederebbe? Bhè, papy diventerebbe un papà tuttofare pronto a barcamenarsi tra pannolini, latte, zaini e tutto il resto... non senza fatica, però!E' quello che abbiamo scoperto leggendo il libro Un papà... tuttofare che al piccoletto è piaciuto talmente tanto che per tre sere di fila (e chissà per quante altre ancora) se l'è fatto leggere come lettura della buonanotte. E' un papà simpatico già nell'aspetto quello che viene proposto nel libro (illustrazioni di Giusy Capizzi, testi di Vincenzo Russo) e nelle sue piccole avventure lo diventa ancora di più. A dire il vero si tratta di un'avventura lunga un giorno, da mattina a sera. Si comincia con l'incubo della sveglia che suona, con la mamma che parte per un impegno di lavoro e con un papà che si trova alle prese con i due cuccioli di casa Robi ed Alma. Sulle prime papy è un po' sbadatello e in difficoltà ma, alla fine, la giornata fila liscia come l'olio e la storia si chiude anche con una ricettina per preparare in casa gli spaghetti con il tonno che il papà tuttofare prepara per se e per Robi... Alma è troppo piccola per un piatto di spaghetti!I testi sono efficaci così come le illustrazioni che occupano gran parte dello spazio, una pagina ed oltre.
Abbiamo preso in prestito il libro in biblioteca e, anche questa volta, si tratta di una mia scelta: di solito si legge di mamme e di bambini, meno spesso di papà... per questo mi sono lasciata catturare dal titolo. Giunti a casa i bimbi hanno scoperto che si è trattato di un'ottima scelta, in particolare il piccoletto di casa. A proposito... è ora di iniziare a trovare un nomignolo più adatto per lui: è cresciuto, ha sette anni e non gli va proprio di essere chiamato così soprattutto perchè spesso torna a casa arrabbiato dicendo che i bambini gli dicono che è piccolo... E lui ci rimane male. Per il momento è molto alto di statura e nella sua classe ci sono diversi bambini piuttosto altri, tanto da far notare la differenza. Io gli ho spiegato che ogni bambino ha i suoi tempi di crescita e le sue caratteristiche fisiche ma ci rimane male comunque.Così, basta chiamarlo piccoletto... Iniziamo con l'ometto di casa... Credo che sia più adatto in questa fase ;-)***Un papà tuttofareV. RussoGradozero Edizionieuro 11.90

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