Nonostante il parere contrario di tanti (Draghi e la BCE, l’Istat, la Confindustria con la Confesercenti, la CGIA di Mestre etc etc), il premier continua a dire che, dal tunnel, si intravede una luce (Dio non voglia che non sia quella del treno che sta per sopraggiungere e travolgerci tutti), e con questa sua convinzione si è recato in Medio Oriente in cerca di investitori e dice pure di averli trovati.
Mah… A parte che più di investitori parlerei di acquirenti che cercano di accaparrarsi a buon prezzo i nostri gioielli del made in Italy, il cui nome ha ancora un brand positivo sul mercato mondiale, mi chiedo chi possa avere il coraggio di investire veramente nel nostro disgraziato paese, dove la tassazione ormai è giunta al massimo, il mercato del lavoro è ingessato, gli esercizi continuano a chiudere vanificando la ricerca del lavoro da parte dei giovani, l’esercito dei licenziati va ingrossandosi sempre di più e dove la burocrazia ostacola la libera iniziativa imbrigliandola tra migliaia di regolamenti, leggi e disposizioni varie.
Monti, che non può candidarsi, ma nulla vieta che venga nominato ancora premier, se ne sbatte, altrettanto fanno i partiti, tutti presi dalle primarie (buffonata da ambo le parti). Il naufragio del Titanic è vicino, ma l’orchestra continua a suonare!