sono un binomio indissolubile perché da sempre cavalieri, giullari e dame di corte popolano i sogni e la fantasia nei giorni dell'infanzia. Data questa inscindibile unione quindi era quasi un obbligo coinvolgere proprio i bambini nell'invasione di un castello organizzata nell'ambito delle #invasionidigitali, ovvero l'iniziativa che
ha visto più di tremila persone attive in tutta Italia per eventi volti a promuovere il patrimonio artistico-culturale con il supporto dei social network.
Così è nata l'invasione
, preso d'assalto da un valoroso gruppo di bambini e dai loro genitori durante il ponte del 25 aprile.
Innanzitutto è necessario parlare della location, che non poteva che essere quella di un castello delle favole, anzi, delle leggende, quelle in cui
i guerrieri – grazie al loro coraggio e alla loro spada – dimostravano il loro valore a tutto il regno e alla fine divenivano principi.
E infatti il
Castello di Malpaga, luogo dell'invasione, è proprio quello di un condottiero, Bartolomeo Colleoni, la cui storia è indissolubilmente legata a quella del territorio bergamasco. Colleoni infatti, capitano di ventura del Quattrocento, proprio grazie al suo valore si fece notare dalla Serenissima Repubblica di Venezia, divenendone uno dei suoi condottieri e creando un suo principato di fatto proprio a
Malpaga, piccolissimo borgo poco distante da Bergamo.
La sua residenza quattrocentesca rispecchia il suo essere e la sua storia: il Castello, possente e all'apparenza inattaccabile, si erge solitario in quella che un tempo era un'importante crocevia di passaggio, nella pianura tra Bergamo e Cremona. Le forti torri e i grandi cortili, pensati per ospitare un esercito a cavallo, contrastano con gli interni, impreziositi da meravigliosi affreschi, voluti da un uomo che desiderava celebrare la sua ricchezza e il suo prestigio agli occhi del mondo rendendo la sua dimora un luogo di gioia, da condividere con
la famiglia e gli amici.
Gli affreschi infatti - ancora splendidamente conservati - raccontano della vicina città di Bergamo, di principi e reali europei in visita al Castello, ma soprattutto della vita di corte fatta di banchetti e di musica, di letture e giochi.
Una menzione d'onore poi va fatta agli invasori che - con un'età compresa
tra i nove mesi e i dodici anni - si sono ritrovati davanti al ponte levatoio all'ora prefissata, pronti ad invadere il castello. I nostri eroi, una volta abbigliati con i costumi dell'epoca, si sono aggirati per le ampie sale, curiosando tra camini e arredi, ascoltando attenti storie e leggende narrate dalla "principessa" del Castello, immaginando la vita di Medea e delle altre figlie del capitano Colleoni, senza timore e pronti ad affrontare ogni sfida.
Come in ogni invasione al Castello che si rispetti, infatti, non potevano mancare
le prove di coraggio e infatti un drago e un intero esercito attendevano i piccoli ma impavidi invasori tra le mura della fortezza.
Il drago con le sue due teste e un corpo possente è il protettore del Castello dal tempo di Colleoni e fin da quei giorni ogni notte si distende sui merli per vegliare sull'avanzata dei nemici e sul sonno delle principessine, ritirandosi solo al mattino, quando la difesa del Castello viene affidata ai soldati. Per fortuna però quel giorno il mostro doveva essersi distratto, permettendo loro di compiere l'invasione indisturbati.
L'esercito degli arcieri del Drago Nero invece, con i suoi stendardi e il suo accampamento, ha atteso i piccoli invasori nel grande cortile a ridosso del fossato, ma i nostri prodi dopo averli sconfitti sono riusciti a prendere completo possesso dell'intero castello, impossessandosi anche dei loro archi per... fare qualche prova di tiro!
Termina qui la storia di questa invasione dei bambini che per un giorno hanno contribuito all'ambizioso progetto di far conoscere il patrimonio storico-culturale italiano ed e' il caso di dire "invasione - e missione - compiuta!".
Ma per coloro che volessero visitare il Castello di Malpaga la struttura e' accessibile con una visita guidata nei week-end e nei festivi e si trova a Cavernago - Fraz. Malpaga - poco distante da Bergamo.