Magazine Cinema

Un Pierino surrealista con molta nostalgia…

Da Massmedili

Locandina Il piccolo Nicolas e i suoi genitoriDelle due l’una: o il cinepolpettone gaglioffo che offende o la vaselina trita che non fa ridere. Tale lo stato dell’arte della commedia nostrana. Oltralpe, invece…

…anche quando ricicciano vecchissimi fumetti (questo, di Goscinny e Sempé, ha addirittura più di mezzo secolo: è del 1959) hanno almeno il dono della mano lieve, della voglia di intrattenere senza mostrare il sedere, anche se sanno anche mordere, quando vogliono. I cugini francesi hanno conservato più misura, non ce n’è: qui siamo dalle parti di “Giù al Nord” (con cui viene condiviso l’attore che fa il padre, Kad Merad, e il caratterista Michel Galabru, qui nella parte di un Ministro dell’Istruzione sorridente e picchiatello che ci piacerebbe tanto sostituire a quella virago glaciale della Gelmini) o di Amélie, Odette Toulemonde e altre simili pinzillacchere… Insomma, in pieno surrealismo lirico, lontanissimo dallo squallore della verità. In quale mai scuola potrebbe capitare infatti di avere una maestra affascinante come Sandrine Kiberlain? Ouna perfidissima supplente del terrore come la perfetta Anémone che fa tremare tutta la classe con un gesto della mano (ma non riesce lo stesso a sembrare pessima quanto la Gelmini) , un bidello silurato che assomiglia a Maroni, vuole tutti in fila per due e concepisce solo la punizione di scrivere sul quaderno cento volte lunghissime e contortissime frasi (punizione vanificata dal bambino più tonto che in tre ore emezzo di punizione scrive la frase… una volta sola!)?.

Il racconto è esile esile, ma si sghignazza sghignazza: la cena delle beffe della mamma Valerie Lemercier che si affanna a imparare a memoria brani di poesia skaldica scandinava del 13° secolo per intrattenere la moglie del megadirettore galattico che suppone coltissima ma che finisce per scambiare per la cameriera a ore mollandole in mano il sacco della mondezza da smaltire, che scopre che al summenzionato megadirettore galattico fra giusto schifo l’astice in maionese che si è affannata a preparare e alla fine crolla svenuta dallo stress e dall’ubriachezza è un piccolo capolavoro di tempi comici e scrittura cinematografica. I bambini sono deliziosamente perfetti (forse il meno convincente è proprio il protagonista, che ha il torto di sembrare il piccolo sosia di Carlo Sangalli, Presidente di Confcommercio e della Camera di Commercio di Milano) nelle loro strambe follie e si vede che si devono essere divertiti come cretini a recitare la parte di bambini di mezzo secolo prima.

Insomma, vero relax, vera commedia. Mica poco di questi tempi.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :