Un amico va a trovare James Joyce e lo vede prostrato sulla scrivania, in mezzo a un mucchio di carte.
“Oh, James -dice- sei stravolto! ma quanto hai scritto oggi?”
“Sette parole…”
“James, ma è fantastico! Addirittura sette! E’ un record!”
“Sì, ma non so in che ordine vanno…”
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