Qualche mese fa era così, anzi prima ancora erano solo zollette di terra con qualche semino. Ora è così
Trasformato in pesto genovese. Non me ne vogliano i liguri .... Tutto è iniziato qualche giorno fa quando, parlando con una delle ragazze dell'azienda dove lavoro, mi ha detto che aveva buttato molte piantine di basilico perchè era cresciuto troppo e non si poteva vendere, allora le ho detto che avremmo potuto farci del pesto e, detto fatto, il giorno dopo c'erano TRE CASSE di basilico che mi aspettavano.... AIUUUUTO forse è un pò troppo!!!! No, non era tutto per me ma era comunque tanto ... avrò scorte di pesto per tutto l'inverno!La ricetta è quella del "consorzio del pesto genovese" PESTO GENOVESE50 gr di foglie di basilico genovese1/2 bicchiere di olio evo6 cucchiai di parmigiano reggiano2 cucchiai di pecorino 2 spicchi d'aglio1 cucchiaio di pinoliqualche chicco di sale grosso
A questo punto, per seguire la ricetta secondo tradizione, occorre un mortaio di marmo, un pestello in legno e un pò di pazienza. Dopo aver lavato e asciugato le foglie si schiaccia prima l'aglio ( dolce mi raccomando!) un pò di sale e, poco per volta il basilico che sarà pestato con un movimento rotatorio e prolungato fino a quando non stillerà un liquido verde brillante e, allora si aggiungeranno i pinoli, dopo i formaggi e da ultimo l'olio extravergine d'oliva.
Naturalmente, io ho usato il frullatore ( ma solo perchè non ho il pestello di legno! ) In questo caso, l'ideale sarebbe che le lame non fossero in metallo perchè pare che rendino amarognolo il pesto, si deve preferire la bassa velocità e frullare a scatti per evitare il riscaldamento dovuto all'attrito, per ovviare a questo, è consigliabile porre in frigo il boccale prima dell'uso.
considerando che il basilico che ho usato nasce nella nostra azienda, soprattutto dalle "mani sante" di Gabriella e l'olio è quello di zia Agnesina, il sapore è indubbiamente ineguagliabile!






