La musica del lunedì, si chiamava.
Come si può comprendere dal titolo stesso, il leitmotiv di questa rubrica era la musica. Quella che accompagnava ogni mio giorno, la soundtrack di questa densa vita feniciosa.
Ho deciso di rispolverare questa rubrica: la nostalgia era davvero troppa e la voglia di parlare di musica ancora di più! dato che non avrà più una collocazione temporale standard, il nome viene a cadere.
come si chiamerà d'ora in poi? Mah.. il titolo è un vero e proprio punto interrogativo.
Per ora limitiamoci ad un banale "un pò di musica", in attesa di una fantastica idea!
Di chi voglio parlarvi oggi?
il leader della band, Josh Homme
Di una band che amo in modo folle ed irrazionale, ho sempre le loro canzoni in testa. Insomma sono carichi di energia, una vera e propria esplosione adrenalinica.
di chi parlo? Dei Queens of the Stone Age!
Ecco qua alcune canzoni che vorrei portare alla vostra attenzione.
Iniziamo con una ballad tratta dall'ultimo album, Era Vulgaris (2007), Make it wit U. Vi posterò la versione unplugged che è quella che preferisco: più morbida dell'originale, quasi malinconica, ma con una sensualità incredibile (la voce di Josh Homme è puro erotismo per la sottoscritta!).
Passiamo ora a "Songs for the Deaf", album del 2002 se non sbaglio, che ho consumato a furia di ascoltarlo. Tip: alla batteria abbiamo Dave Grohl, cantante dei Foo Fighters e batterista degli indimenticabili Nirvana.
Particolarità: è incredibile ascoltare Songs for the Deaf perché è pensato come un insieme di canzoni date alla radio. Possiamo ascoltare infatti alcuni divertenti intermezzi radiofonici, o la fastidiosa "sporcatura" nell'audio, tipica di quei momenti in cui saltiamo da una stazione all'altra.
Ed ecco una delle mie canzoni preferite, "Song for the Dead".
Una delle mie canzoni preferite in assoluto, Hangin' Tree. è come se la musica fosse in grado di entrarti dentro, ti paralizza, ti porta altrove.
Altra chicca, "A song for the Deaf".
Passiamo ora all'ultimo album di cui voglio parlarvi, quello del 2000, Rated R. ricordo ancora che ero in seconda o terza media e mi atteggiavo a grande esperta di musica, dato che, con la mia cara amica V., passavo tutto l'intervallo a parlare di musica alternativa e sconosciuta ai più (dei Qotsa, ma anche dei Radiohead o dei miei amati Verve). Pensate che avevamo comprato il primo album di questa band, Queens of the Stone Age, in comune, dividendoci in parti uguali la spesa: non appena uscì R, ci fiondammo nel primo negozio di dischi ed uscimmo con il nostro bottino tra le mani.
non ho mai amato un cd in questo modo. ogni canzone aveva una sua personalissima collocazione nel mia vita da "quasi adolescente profondamente alternativa". la canzone che, senza dubbio, provocava (e provoca ancora!) uno sconvoglimento quasi letale nella mia anima è questa, Better Living Through Chemistry.
Eccola a voi!
e voi? conoscete i QOTSA? cosa ne pensate?Bacio a tutti e Buon Weekend!