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Un po' di Svezia e tanta imprenditorialità a Milano

Da Stefanod
L'invito mi era stato mandato da Elisabetta, imprenditrice milanese che ha lasciato la sicurezza della carriera in una azienda dove gestiva progetti da centinaia di milioni di euro per avviare Spaziocuore, una società di servizi con alcune idee innovative, fra le quali quello che lei chiama "welfare di quartiere", con una idea geniale, la "tata condominiale", che ricorda un po' il concetto della dagmamma svedese. E così questa mattina siamo andati in un posto molto carino con una stanza di sale (dalla quale Sofia non voleva più andarsene) dove si incontravano genitori e bambini, fra cui alcuni papà di "Papà al centro", uno splendido progetto che a Milano permette ai papà di incontrarsi. Lì abbiamo conosciuto Emma di Emmis Klemmis, una svedese che ha fatto il viaggio inverso al mio, lei per amore si è trasferita in Italia, e ha aperto una azienda di vestiti per neonati in cotone bio (coltivato senza pesticidi e filato senza composti chimici). Abbiamo anche conosciuto Lida, italianissima, ma con un passato a Uppsala, dove è rimasta affascinata dagli asili "I ur och skur", la cui attività si svolge praticamente solo all'aperto. In questo momento sta organizzando un campus nel bosco per bambini vicino a Gaggiano per la fine di dicembre e l'inizio di gennaio, che mi ha fatto voglia di venire a Milano in quei giorni per far partecipare Eleonora. Eleonora che mentre io ascoltavo con ammirazione queste storie di imprenditorialità ha conosciuto una bambina con il suo stesso nome (che abbiamo scoperto essere la figlia di Lida) e insieme hanno giocato come si conoscessero da anni.

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