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UN POMERIGGIO VERDE ACIDO D'INVIDIA ( seconda parte)

Da Teoderica
UN POMERIGGIO VERDE ACIDO D'INVIDIA ( seconda parte)
Vi ho spiegato i motivi dell'invidia, semplicemente perché la giovane scrittrice ha avuto quello che volevo  anch'io e non ho ottenuto, ma c'è anche un'altra cosa che a che fare con l'invidia per il ricco.
La presentazione si è svolta in un luogo da ricconi, io ho un  bel da fare a dirmi che i ricchi hanno solo dei soldi in più, io sono parca, assolutamente contro lo spreco e quindi non mi serve la ricchezza, ma i ricchi hanno l'allure, significa luminosità in  francese, rappresenta ciò che si ha l'impressione di vedere, e quindi se io li vedo così è un problema mio e non loro. Molto probabilmente deriva dal sussiego che la mia famiglia doveva al  "padrone" ovvero il proprietario del fondo che coltivava mio padre, lavorava mio padre ma il lusso era tutto per il  "padrone".
Una volta regalai un sacchetto delle ciliegie del "padrone" ad una mia amica che me le aveva chieste, lo feci già sapendo di sbagliare, ma lo feci lo stesso. Passò il "padrone" in perlustazione,vide il sacchetto di ciliegie, non mi disse nulla, ma mi guardò  con certi occhi, la sera ebbi un sacco di rimproveri da mio padre, non mi picchiò, avrei preferito le botte all'indulgenza.
Se chiudo gli occhi  penso a me bambina indecisa fra accontentare l'amica o rubare la roba del "padrone", forse è per questo che non disprezzo fino in fondo i ladri.
Posso dire che odio i ricchi, non è politicamente corretto ma lo dico lo stesso, il mio in fondo è un odio verso me stessa che non riesce a dare un taglio di forbici ai torti ricevuti. 
E per finire vi descrivo la location della presentazione: Il Circolo Ravennate e dei Forestieri un luogo lussuoso, sale, salette e saloni, divani, statue e piante, pare di entrare in uno di quei circoli esclusivi inglesi, dove le donne non sono ben accette, io ero arrivata sola e mi sentivo una balena fuori dalle sue acque, le altre persone sapevano come muoversi, io mi perdevo negli intricati corridoi. Il Circolo mantiene viva la più alta tradizione associativa cittadina ha sede nel quattrocentesco Palazzo Rasponi, collocato nella zona dantesca.
Il Circolo Ravennate, è sorto nel 1860 e nel 1958 aggiunse all'antica denominazione di Circolo Ravennate, il termine "e dei Forestieri", per estendere il numero degli associati anche ai forestieri, per dimostrare il carattere ospitale dei Cittadini di Ravenna. Così ospiti stranieri avrebbero potuto trovare un ambiente accogliente, elegante e riservato, dove ricevere l'assistenza di un interprete e la possibilità di leggere giornali stranieri.
E’ detto anche Circolo dei Signori e questo la dice lunga, anche se le quote associative non sono molto alte, se nel 1958 la quota annuale era di 60.000 lire, oggi è di appena 800,00 euro.
Ha un albo degli ospiti illustri che va da Arturo Toscanini, alla Callas, a Pound, Gassman, Proietti, Muti e tanti altri.
Per fortuna che c’è Mozart!
E' Zircul di Sgnur
"E' Zircul di Sgnur", cóma che il ciamêva.
Mó indóv'ë-i pió i "Sgnur - Sgnur" ?
I "Vir - Sgnur" j'è scumpêrs da un pëz !
Incù u j'è i "Sgnur d'bajòc",
sèmpar impurtânt, mó j'è un etar quël.
E' mónd l'è cambiê, parchè l'avèva da cambiê,
e Ravèna l'è la mej Zitê de mónd !
Il Circolo dei Signori
"Il Circolo dei Signori", come lo chiamavano.
Ma dove sono più i "Signori - Signori" ?
I "Veri - Signori" sono scomparsi da un pezzo !
Oggi ci sono i "Signori - ricchi",
sempre importanti, ma sono un'altra cosa.
Il mondo è cambiato, perchè doveva cambiare,
e Ravenna è la migliore Città del mondo !
 immagine di Teoderica titolo: Mozart

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