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Un post difficile

Creato il 22 aprile 2011 da Adrianakoala @adrianakoala
Sono giorni pensierosi, in cui faccio perfino fatica a scivere. Questa settimana ho prodotto molto poco, quasi niente, anche per il giornale. Voglio provare a descrivervi quello che ho in testa, anche se è confuso, sperando di non annoiarvi. Sono tanti i temi che mi salgono in mente: la guerra, la vita, la morte, la politica, il referendum, la giustizia, la libertà, la fede, crescere, diventare una donna, essere una buona compagna, una buona figlia, una buona amica, una buona professionista. Vorrei essere salda come un albero secolare nelle mie convinzioni, invece mi trovo a dover cercare di mettere d'accordo tanti sentimenti contrastanti. Ve ne cito uno, oggi, sul quale ho riflettuto molto prima di scrivere: il rapporto con la religione. Proprio nel momento in cui mi trovo, per la prima volta nella vita, a coltivare con entusiasmo e passione una fede profonda, mi sono dovuta scontrare con aspetti della Chiesa che mi hanno lasciata a bocca aperta, tanto quanto quelli che spesso mi capita di leggere sui giornali. Lo scrivo: durante il corso prematrimoniale, da poco terminato, ci è stato detto (per notizia, non dai preti, ma da alcune famiglie che frequentano la Chiesa) che chi prende la pillola vive la fertilità come una malattia, che essere gay è frutto di una variazione genetica e molto altro. Beh, non ci credo, non posso, non voglio crederci (per dirla tutta, non volevo credere alle mie orecchie!). Vorrei che questi atteggiamenti cambiassero, non me li spiego. Naturalmente risolvo la questione pensando che un conto è la fede, un conto è Gesù, e un altro sono gli uomini, che, proprio come me, possono sbagliare. Di certo così non mi avvicino, non mi posso avvicinare a un certo ambiente, pur avendoci provato... Addirittura, anziché uscirne più convinta, sono venuta fuori dal corso piena di dubbi anche sul se sposarsi in Chiesa. Alla fine, sapete quando mi posso avvicinare alla Chiesa? Durante le Messe, quelle sì, che mi piacciono! Ieri durante la Messa in Cena Domini, ho provato quelli che don Tonino Bello ha definito i "brividi della Pasqua". A Gesù sono grata e gli voglio bene. E voglio bene anche a quelli che mi sembra che sbaglino, magari interpretando le sue parole. Buona Pasqua a tutti noi!
Solo quando avremo taciuto
Solo quando avremo taciuto noi, Dio potrà parlare.
Comunicherà a noi solo sulle sabbie del deserto.
Nel silenzio maturano le grandi cose della vita:
la conversione, l'amore, il sacrificio.
Quando il sole si eclissa pure per noi,
e il Cielo non risponde al nostro grido,
e la terra rimbomba cava sotto i passi,
e la paura dell'abbandono rischia di farci disperare,
rimanici accanto.
In quel momento, rompi pure il silenzio:
per dirci parole d'amore!  
E sentiremo i brividi della Pasqua.
- don Tonino Bello -

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