Il paprio-amuleto ritrovato a manchester
(Foto: Manchester University)
Il documento, scritto in greco, giaceva nella biblioteca dal 1901 ma è stato praticamente ignorato finora. Da un lato si ha una combinazione di passi biblici tratti dai Salmi e dal Vangelo di Matteo, mentre dall'altro lato vi è parte di una ricevuta di pagamento della tassa sul grano. Colui che ha creato questa sorta di amuleto cristiano ha tagliato un pezzo della ricevuta ed ha scritto il testo biblico sull'altro lato. Poi ha piegato il papiro fino ad introdurlo in un medaglione.
L'utilizzo di amuleti scritti era un'antica pratica egizia, adottata anche dai primi cristiani i quali sostituirono le preghiere agli déi egizi e romani con passi tratti dalla Bibbia. Il papiro ritrovato potrebbe essere stato, in origine, proprietà di un abitante del villaggio che, un tempo, sorgeva vicino Ermopoli (ora Al Ashmunin), nella parte orientale dell'Egitto. Si tratta di uno dei primi documenti che attestano tracce di credenze magiche nel cristianesimo delle origini. Inoltre è il primo frammento in cui si ritrovano riferimenti all'istituzione dell'Eucarestia.
Chi ha "creato" questa sorta di amuleto cristiano sicuramente conosceva la Bibbia, ma ha anche commesso una serie di errori nella grammatica delle parole o nell'ordine in cui queste sono riportate. Questo potrebbe significare che i testi riprodotti non siano stati copiati, ma trascritti a memoria.