Un problema serio

Creato il 22 febbraio 2011 da Patuasia

Non poteva mancare Madam-Environnement, nella strepitosa collezione di figurine dei Mangia-Mangia!

Come siamo messi a diossina? Sembra maluccio. Aosta, la piccola città nel cuore delle Alpi, soffre come una metropoli: la sua aria fa schifo! L’impianto di aspirazione della Cogne Acciai speciali non è sufficiente e si sono registrate emissioni diffuse nell’atmosfera. Sappiamo che la Procura ha aperto un’indagine per verificare se ci siano ipotesi di reato per emissioni dannose e che la Regione ha inviato all’acciaieria una diffida per ricordare il dovuto  rispetto del protocollo Aia e che l’Usl ha imposto la data del 28 febbraio per permettere al reparto di funzionare nelle condizioni corrette. Sappiamo che la Regione verserà all’azienda siderurgica due milioni di euro (90% delle spese) per trasferire l’impianto di stoccaggio dei gas. Altro però non sappiamo. Non sappiamo che erba mangino le mucche che pascolano nei prati a qualche chilometro dalla Cogne. Nel bresciano sono state raccolte dall’Asl, in cinque pollai privati e vicini a grandi fonderie, delle uova alla diossina. Nella plaine sono dislocati diversi paesi nei quali non sono esclusi degli allevamenti privati, vorremmo sapere se ci sono dei controlli.  Non vogliamo creare facili allarmismi e neppure ne saremmo in grado, ma vogliamo contribuire a mantenere alta l’attenzione sul problema. Che è serio, molto serio. Se i partiti di opposizione non si prendono così a cura la questione, fortuna che lo fanno l’ARCI VdA e Legambiente. Giovedì 24 febbraio, all’Espace populaire, hanno organizzato una serata per “chiedere alle istituzioni regionali maggiori controlli, trasparenza e  l’adozione di una legge che fissi, come già ha fatto la regione Friuli-Venezia Giulia, limiti alle emissioni in atmosfera della diossina prodotta dall’acciaieria”. Per l’occasione sarà proiettato il film “La svolta-Donne contro l’Ilva” di Valentina D’Amico.

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