E' il commento di Ferdinando Quinzani (che si può leggere su artventuno,it cliccando qui) a non avermi convinto, perché accusa il sindaco di mescolare e confondere i ruoli del consiglio comunale (finalizzato al controllo) e della giunta (che dà indirizzi politici).
Ma l'art. 43 del testo unico aggiornato sugli enti locali - una legge nazionale assegna ai consiglieri comunali tutti i poteri di controllo che spettano loro: venire in possesso di tutte le informazioni in possesso degli uffici, fare interrogazioni, ordini del giorno e mozioni, emendamenti ecc., convocare assieme ad altri colleghi il consiglio comunale. Il potere di controllo è garantito dalla legge e non lo toglie Galimberti.
Il sindaco Galimberti ha assegnato a quattro consiglieri il compito di collaborare con alcuni assessori e collaborare non significa prendere ordini e ubbibire in modo cieco, immediato, assoluto. Un progetto del sindaco non è il servizio di leva. Questo aiuto reciproco fra consigliere e assessore può ben diventare un controllo reciproco o un rafforzamento reciproco. Ma il consigliere resta libero e senza vincolo di mandato. L'assessore da parte sua non dovrebbe procedere autonomamente come una scheggia impazzita o un essere infallibile.
Non è una questione giuridica, chiarisce Ferdinando Quinzani. E' infatti un metodo d'organizzazione del lavoro della maggioranza. Credo che lo spirito sia questo. Ogni assessore ha bisogno di collaborazione, di apporti di pareri, di voci libere che propongono, criticano. D'altra parte non ci si può circondare di consulenti, tanto più se alcuni consiglieri hanno competenze utili.
E' una questione di coscienza, ma c'è un limite preciso alla collaborazione, la quale non è regolamentata e non segue protocolli maniacali da burocrazia medievale cinese. L'assessore ha un mandato, il consigliere ha un progetto per collaborare e non per sostituire o affiancare l'assessore, che ha poteri maggiori.
Non ci sono deleghe: Quinzani vuole dimostrare una contraddizione del centrosinistra, che criticava le deleghe assegnate da Perri. La differenza è che stavolta Galimberti ha assegnato una collaborazione limitata a progetti determinati e non di più. Su quel progetto ci si confronta, si divide il lavoro alla luce del sole, ma confrontarsi non significa lottare e prevalere l'uno contro l'altro.
Sul territorio il consiglio comunale sarà chiamato a un impegno particolare. La maggioranza tuttavia ha sempre lavorato politicamente riunendosi, discutendo e litigando quando era il caso: è successo dal centrosinistra di Bodini a quello di Perri e probabilmente succede ancora ma se ne parla meno.
C'è una frase del sindaco, nel comunicato di Greta Filippini, che riporto in neretto e che chiarisce le cose: " Questa iniziativa - afferma il sindaco - sempre all'interno di una corretta distinzione dei rispettivi ruoli e in linea con lo Statuto del Comune, favorisce il coinvolgimento del Consiglio comunale nei percorsi e nelle scelte di questa Giunta, che ha bisogno dell'apporto propositivo e concreto dei consiglieri".
Il comunicato non a caso ha titolo:
I primi progetti specifici ai consiglieri comunali 'Un contributo ben preciso per il bene della città' Non deleghe ma progetti specifici nell'ottica di una collaborazione sempre maggiore tra Giunta e consiglieri comunali. Sono stati emanati i primi quattro decreti con i quali il sindaco del Comune di Cremona Gianluca Galimberti affida ad alcuni consiglieri comunali specifiche progettualità, concordi con le Linee di mandato ed in sintonia con le competenze e conoscenze di ognuno, in base all'articolo 12 dello Statuto che stabilisce che 'Il Sindaco può affidare a Consigliere o a Consiglieri comunali compiti specifici delimitandone funzioni e termini'. A Rodolfo Bona, capogruppo del Partito Democratico, è stato affidato il compito di collaborare alla redazione di parti del progetto culturale dell'Amministrazione comunale, con particolare riferimento al filone storico. Paolo Carletti si occuperà di Patrimonio pubblico: il compito è quello di collaborare con l'Assessore Andrea Virgilio per perseguire gli obiettivi delle linee di mandato riferite al Patrimonio pubblico e alla relativa razionalizzazione, con particolare riferimento all'elaborazione di proposte di valorizzazione degli spazi della città e del patrimonio pubblico. L'organizzazione di eventi di correlazione tra moda e commercio nell'ambito delle iniziative legate ad Expo 2015 è stata affidata al consigliere Santo Canale. Il sostegno al coordinamento su progettualità legate alla ciclabilità cittadina, in particolare al Biciplan, e al monitoraggio delle relative fasi di avanzamento è stato affidato a Filippo Bonali, Sinistra per Cremona. "La Giunta ha deciso di fare una scelta nuova - è la dichiarazione del sindaco Gianluca Galimberti - Di valorizzare e di beneficiare come Amministrazione delle competenze e delle conoscenze dei consiglieri comunali nell'ambito di progetti specifici e ben definiti. Non deleghe a pioggia, ma compiti ben precisi in condivisione e affiancamento ai diversi Assessori". "Sono i primi progetti - conclude il sindaco - Ce ne saranno altri. Molti consiglieri vogliono dedicarsi a progettualità decise dalla Giunta e corrispondenti alle professionalità e attitudini dei consiglieri stessi, per dare, anche in questo modo, un contributo per il bene della città. Questa iniziativa, sempre all'interno di una corretta distinzione dei rispettivi ruoli e in linea con lo Statuto del Comune, favorisce il coinvolgimento del Consiglio comunale nei percorsi e nelle scelte di questa Giunta, che ha bisogno dell'apporto propositivo e concreto dei consiglieri".