La rivalutazione della città di Montegranaro e del suo centro storico passa anche e soprattutto attraverso l’impegno delle associazioni culturali. In questo l’assessore Di Battista ha perfettamente ragione quando chiama il mondo dell’associazionismo a dirigere le proprie energie in questa direzione attraverso la ridefinizione del tetro La Perla e il suo potenziamento. Il teatro e il cinema svolgono un ruolo chiave nel recupero della qualità della vita a Montegranaro e in questo momento questo ruolo non è giocato. Per questo è indispensabile che il La Perla torni ad essere il cuore della cultura cittadina.
Non si può, però, pensare di ridare vita al centro della città senza un disegno programmatico complessivo, senza un progetto globale di rilancio. Non si può pensare di portare i Montegranaresi e, perché no, anche i non Montegranaresi a passare il fine settimana nella nostra città senza un’offerta globale che comprenda sia le attività culturali e ricreative che pure le associazioni già propongono in quantità, sia una proposta commerciale e di accoglienza appetibile ed apprezzabile, cosa che, in questo momento, è quasi totalmente assente.
Per questo motivo è indispensabile che in un progetto così complesso venga coinvolta l’intera amministrazione comunale, non solo l’assessorato alla cultura. Occorre una politica del commercio efficace ed un progetto turistico funzionante. Quest’ultimo lo stiamo già sperimentando tra l’Archeoclub e l’Assessore La Porta, ma può essere ulteriormente potenziato tramite l’apporto di nuove idee e iniziative.
La gente viene a Montegranaro per molti motivi: i più vengono per gli outlet che, però, di domenica sono chiusi. Bisognerebbe studiare un’offerta commerciale che porti il flusso anche verso il centro della città. Le potenzialità turistiche di Montegranaro ci sono e lo stiamo provando noi dell’Archeoclub. Certamente esse vanno sviluppate e servono investimenti e progetti, primo fra tutti quello del recupero strutturale del centro storico.
Gli Amici della Musica portano a Montegranaro decine e decine di “forestieri” ad ogni manifestazione ma essi vengono relegati all’Officina delle Arti, totalmente fuori dalla città. Questi visitatori vengono per il concerto e, appena finito, se ne vanno perché non trovano nessun’altra proposta. Se venissero portati al teatro, nel cuore della città, e trovassero anche un’offerta turistica come il tour dei monumenti che l’Archeoclub è in grado di proporre, o trovassero intrattenimento, degustazioni, iniziative, il tutto contornato da proposte commerciali ben strutturate, Montegranaro potrebbe avere ottime possibilità di crescere culturalmente e anche economicamente. Credo che il Tavolo delle Associazioni dovrebbe fare una seria riflessione su questo.
Luca Craia